Caro Otfried,
Certo sono d'accordo con te'. Non intendevo per niente escludere la possibilita' di
una fonte scritta per la scelta di una donna debole. Volevo solo sapere se ci
fosse qualche specifica ragione irrefragabile per credere nell'esistenza di tale
fonte. Il semplice buonsenso e la lunga pratica della cultura rinascimentale e
barocca suggeriscono a me come a te che il Segneri, si', avrebbe quasi certo
attinto a fonti scritte e/o orali nel dipingere il suo Milone esemplare. Possibile che
ci sia una contaminazione delle fonti, per cui i luoghi classici citati da Andrea si
siano nutriti da particolari provenienti da altre culture o altre situazioni?
Paul
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On Tue, 11 Mar 97 16:00 MET Otfried Lieberknecht wrote:
> From: Otfried Lieberknecht <[log in to unmask]>
> Date: Tue, 11 Mar 97 16:00 MET
> Subject: Re: fonte segneriana.
> To: [log in to unmask]
>
> >Caro Andrea,
> >
> >Non mi risulta chiaro perche' il Segneri non abbia potuto inventare il
> particolare
> >della feminella debole. Non sarebbe questo un modo iperbolico (e cioe'
> adatto ai
> >tempi) per sottolineare il contrasto tra la forza maschile e le arti
> femminili,
> >contrasto che si trova gia' accentuato rispetto alla tradizione letteraria
> nell'opera
> >del Tasso?
> >
> >Paul Diffley
> >[log in to unmask]
>
> Caro Paul,
>
> certamente, ma questa possibilita' sola non deve ancora escludere l'altra
> possibilita' di una fonte piu' precisa per questo particolare. Io stesso non
> cononsco tale fonte. Ma forse e' opportuno ricordare che il piu' famoso
> esempio per la forza maschile vinta dalle arti femminili era Sansone vinto
> da Dalila. Perche' tra gli aneddoti raccontati su Milone Crotoniate se ne
> trova uno che presenta un certo parallelo con la storia biblica di Sansone.
> Secondo Strabone (Geogr. VI, i, 12), Milone, amico di Pitagora, era presente
> quando una volta una colonna a sostegno di un tetto crollava e il tetto
> minacciava uccidere Pitagora ed altri filosofi riunitisi con lui.
> Accorgendosi del pericolo, Milone si mise in posto della colonna e sosteneva
> il tetto con le sue proprie forze, dimodoche' tutti (e alla fine con un
> salto fortunato anche lui stesso) potevano salvarsi. Forse questo parallelo
> con la storia di Sansone (rovesciando due colonne per uccidere i principi
> dei filistei e insieme con loro anche se stesso, cf. Idc 16,23ss.) poteva
> suggerire al Segnieri (o all'autore di una fonte eventuale) l'idea di fare
> anche del Crotoniate un esempio di forza maschile vinta da una donna.
>
> Otfried
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