italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
L'altro giorno, in volo tra Napoli e Londra, ero seduta accanto ad una
simpatica ventenne di Avellino, studentessa di Scienze Farmacologiche, che,
rivolgendosi a me, ha chiesto:
"Scusi Signora, sa se per caso questo volo preveda che ci venga servito del
cibo o delle bevande che siano già incluse nel prezzo del biglietto?"
Nel corso della conversazione, è emerso che la studentessa proveniva da
una zona rurale dell'avellinese. Ovviamente, ho "notato" il corretto
impiego del congiuntivo da parte della studentessa grazie all'attuale
scambio attraverso la lista su questo argomento. In circostanze normali, la
correttezza del suo uso grammaticale sarebbe passata inosservata,
implicando forse automaticamente la sua provenienza da una data classe
sociale.
Questa occorrenza contraddice l’assunto che il congiuntivo sia in disuso in
Italia, e sottolinea, se ce ne fosse bisogno, il carattere non
necessariamente di classe o settoriale del suo impiego, ovvero il suo
eventuale permanere nell'uso quotidiano, funzionale, anche tra giovani i
cui studi non siano strettamente linguistico-letterari e le cui famiglie
non siano della borghesia "istruita". Va da sé che l’esempio sottolinea
anche i nostri pregiudizi e le nostre discriminazioni su base linguistica.
Per quanto mi riguarda, scoprire che una studentessa di origini contadine
parli (e voglia parlare) così correttamente l’italiano non può che farmi
che piacere.
In una nazione come l'Italia, in cui i parlanti sono messi in condizione di
usufruire a lungo e gratuitamente dell'istruzione scolastica, in cui la
disoccupazione consente ore ed ore dinanzi alla televisione, o tra i banchi
di scuola, la gente, anche se non lo sa, può scegliere dati registri
espressivi a seconda delle situazioni: da un certo punto di vista, se una
collega, durante un consiglio di istituto, fa cadere di proposito una
regola grammaticale in vigore potrebbe equivalere a cacciare fuori la
lingua e fare mostra di un "piercing".
D'altra parte, potrebbe verificarsi che farsi i "piercing" non rappresenti
più una scelta individuale originale, ma un costume diffuso. Insomma, si
presentano varie ipotesi sul destino del congiuntivo, tranne, credo (e
spero) la sua "scomparsa".
ep
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