Istituto Italiano per gli Studi Filosofici
palazzo Serra di Cassano
via Monte di Dio, 14; Napoli
tel. 081 / 764 26 52 - 764 32 24
Istituto Italiano di Cultura di Napoli
Ente di rilievo della Regione Campania
riconosciuto dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
tel. 081 / 546 16 62 - fax 081 / 220 30 22
tel. mobile 0339 / 285 82 43
www.istitalianodicultura.org
[log in to unmask]
Venerdì 23 febbraio, alle ore 17,30, presso l’Istituto Italiano per gli
Studi Filosofici (palazzo Serra di Cassano;via Monte di Dio, 14; Napoli),
a cura dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dell’Istituto
Italiano di Cultura di Napoli e del Libero Istituto Universitario Per
Stranieri “Francesco De Sanctis” (LIUPS):
Presentazione del volume di ROBERTO PASANISI Le «muse bendate»: la poesia
del Novecento contro la modernità, edito dagli Istituti Editoriali e
Poligrafici Intenazionali (Prefazione di Constantin Frosin, Università
“Danubius”, Romania; Postfazione di Carmine Di Biase, Istituto Universitario
“Suor Orsola”, Napoli).
Interventi di
GIORGIO FICARA (Università di Torino)
ROMOLO RUNCINI (Istituto Universitario Orientale)
PASQUALE SABBATINO (Università di Napoli “Federico II”)
Lettore: ALDO SPINA (Istituto Italiano di Cultura di Napoli)
«Lo sguardo del saggista si volge verso la condizione umana e, allo stesso
tempo, verso la sua complessità e profondità, proponendo il ritorno ai
valori fondamentali dell’umanità, che solo l’arte e la letteratura (grazie
soprattutto alla poesia...) sono all’altezza di illustrare e conservare,
ovvero trasmettere alle generazioni a venire. Noi, il lettore di questi
saggi, abbiamo seguito da vicino quello sguardo, a volte sinuoso, a volte
labirintico, e ciò che abbiamo scoperto per caso dalle nostre letture ci
spinge a proporvi questo eccellente volume, non fosse altro che per
incitarvi a riflettere e sull’epoca in cui viviamo, e su quella in cui ci
condurrà il nuovo millennio. Fatene dunque, finché c’è tempo, il vostro
pane, e ne farete alla fine le vostre delizie: che non è affatto male per un
libro di saggi.» (Constantin Frosin)
|