italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Dear all,
please consider submitting an abstract for the following panel for the XXII ADI conference (Bologna 13-15 September).
The deadline is set on May 31st. The indications for submitting can be found at the following link:
http://www.italianisti.it/Congressi-Adi?pg=cms&ext=p&cms_codsec=12&cms_codcms=965
Feel free to share it with whom could be interested.
Thanks,
Maria Di Maro
Luoghi fisici e politici d’Italia e d’Europa nel giornalismo del Settecento e dell’Ottocento.
Coordinano Daniela De Liso, Università Federico II di Napoli, e Valeria Merola, Università de L’Aquila
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Il Settecento e l’Ottocento sono i secoli in cui il giornalismo e la letteratura s’incontrano e si confondono, per poi distinguersi, allontanarsi e riavvicinarsi in un ininterrotto e fecondo rapporto dialettico. A partire dalla seconda metà del Settecento, sul modello dei giornali e delle gazzette europee, gli intellettuali illuminati italiani, anche poeti e scrittori, scoprono l’importanza del giornale per raccontare, descrivere, spiegare e rifondare i luoghi fisici e politici del Paese. Il prezzo contenuto, l’abitudine di leggerlo ad alta voce nei circoli, nelle piazze e nelle chiese, di far circolare di mano in mano in mano una medesima copia, consente al giornale, quotidiano o periodico, di raggiungere in molti casi anche un pubblico semianalfabeta e di incidere, molto più del libro, sulla necessità di formazione socio-culturale della middle class, che solo sul finire dell’Ottocento porterà a compimento il suo processo di conquista dei vertici di cultura e potere. Il panel propone di ricostruire, attraverso l’esperienza più o meno duratura e proficua di giornali e riviste di Sette ed Ottocento, una carta fisica e politica d’Italia nei due secoli: come è raccontata la città? come la campagna? come gli uomini e le donne che popolano ed animano i luoghi? come i problemi socio-politici di terre che, prima del 1870, non sono italiane pur essendo Italia? Chi sono i letterati che scelgono, spesso in maniera quasi obbligata, lo spazio della carta stampata per raccontare e descrivere il reale? Questi autori modificano il loro stile e linguaggio per il giornale? Il panel ambisce, evidentemente, a suggerire nuove prospettive per la soluzione dell’irrisolta querelle tra giornalismo e letteratura.
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