italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Forse, prima di proseguire questo dibattito, sarebbe meglio precisare quali
siano i convegni 'deboli' di cui parla il Prof Danzi. Cosi, potremo
procedere a discutere robustamente il futuro degli Italian Studies. Si
riferisce a CFP su Boccaccio, Leopardi o Gadda che sono arrivati
recentemente?
--On 25 September 2012 10:49 +0000 Patrizia Piredda
<[log in to unmask]> wrote:
> italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
>
> Carissimi,
>
> mi associo anche io alle osservazioni di Gianluca Cinelli e di Massimo
> Danzi: anche io, riconoscendo pienamente l'utilità indiscutibile della
> mailing-list, continuo a domandarmi (come, in realtà molto spesso mi
> capita negli ultimi anni) sul valore scientifico e sull'utilità pratica
> di alcune proposte nate da tendenze molto di moda oggigiorno. Sicuramente
> la situazione è molto delicata, ha ragione Danzi, ma ciò non toglie
> che, democraticamente, forse, bisognerebbe domandarsi se questa terribile
> crisi che ha colpito gli Italian Studies non sia dovuta al livello che
> spesso non è molto elevato, di alcuni studi, di alcuni convegni e via
> dicendo, nel senso che a un'osservazione critica risultano essere di
> valore scientifico molto dubbio: e se non si produce scienza (episteme e
> riflessione critica) nella università, se non vi è un minimo di rigore
> nel pensiero e nella scrittura, ma si producano studi 'leggeri' che
> spesso non vanno oltre il livello dell'opinione, allora mi domando chi
> debba e dove si debba sviluppare la scienza (e, ci tengo a precisare,
> anche le materie umanistiche devono essere scientifiche, ovviamente con
> le dovute differenze, rispetto alle discipline matematiche, fisiche e
> via dicendo, dimostrabili con prove e fatti. Scientifiche perché
> fondamentali all'accrescimento della conoscenza teorica e, per quanto mi
> riguarda, soprattutto pratica). Forse, bisognerebbe domandarsi se non sia
> il caso di affrontare pubblicamente e, ripeto, democraticamente questo
> delicato argomento perché di anno in anno la situazione sembra
> peggiorare sempre di più.
>
> Cordialmente,
>
> Dr Patrizia Piredda
> University of Oxford
>
>
>
>
> ________________________________________
> Da: Scholarly discussions in any field of Italian studies
> [[log in to unmask]] per conto di massimo danzi
> [[log in to unmask]] Inviato: martedì 25 settembre 2012 10.56
> A: [log in to unmask]
> Oggetto: Re: [I-S] Qualità degli Italian Studies
>
> italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
>
> Cari Colleghi,
> abbonato di fresco alla mailing-list di "Italian Studies" sono
> stato anch'io sorpreso della portata di certe occasioni congressuali, che
> mi paiono 'culturalmente' più che deboli. Ovvio che in questione non è
> qui l'utilità della stessa, ottima iniziativa che come tale - non deve
> selezionare le proposte che le arrivano.
>
> E tuttavia, pur rispettando le peculiari tradizioni di studi che si sono
> imposte in luoghi di ricerca diversi da quelli che normalmente frequento,
> mi paiono doverose le riserve che il collega Gianluca Cinelli ha espresso
> a proposito di alcune ultime comunicazioni, ricevute la scorsa settimana.
>
> So che tenere un equilibrio tra libertà d'iniziativa intellettuale e
> rilievo scientifico della proposta è a volte difficile, ma credo che
> tutti noi, che abbiamo l'ambizione di operare con rigore nel campo della
> nostra disciplina, dobbiamo seriamente riflettere sulle occasioni che
> mettiamo in piedi e sui convegni, che organizziamo. Pena l'impressione
> che l'evento può dare di rispondere più a esigenze di 'visibilità (e,
> forse, carriera) che di rilevanza scientifica.
>
> Non ho ricette da offrire, ma sento il bisogno di condividere
> pubblicamente le preoccupazioni espresse del collega Gianluca Cinelli di
> Francoforte
>
> Cordialmente
>
> Massimo Danzi
>
> Département des langues et littératures romanes
> Unité d'Italien - Université de Genève
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Dr. Catherine O'Rawe
Department of Italian
University of Bristol
19 Woodland Road
Bristol
BS8 1TE
Tel: +44 117 331 6760
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