italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Caro Massimiliano,
Io lavoro sia sul neofascismo che su storia e memoria, e comprendo completamente
le sue preoccupazioni su quello che succede in Italia. Mentre in molti altri
paesi europei ben più "seri", gli estremisti di destra vengono tenuti ai
margini per la loro pericolosità, da noi i leghisti fanno i ministri e la
Mussolini è un personaggio televisivo. Che la memoria del fascismo sia ormai
stata mandata ad ammuffire in soffitta è un dato di fatto (se ha voglia legga
un mio saggio, o forse "sfogo", apparso su Modern Italy nel 2006). Che poi
Haider abbia fatto lo stesso in Austria è una magra consolazione, ma collegato
al fatto che anche lì in molti hanno la convinzione di essere sempre stati
"senza colpe" e al tempo stesso "le prime vittime del nazismo". Questo dimostra
il livello del nostro senso civico-politico-democratico.
Io, pur non essendo gay, personalmente sono indignato per quello che lei
descrive, ma con tutti gli scandali che succedono giornalmente in Italia, tutta
la "spazzatura" è diventata accettabile e tutti fanno finta di niente (venga al
Sud, dove in molte aree ancora di usa il "Don" per il notabile locale, o si
aspetta ancora il politico di turno da incensare e riverire per avere un
lavoretto in cambio). E pensare che ancora si fanno analisi dell'Italia tutta
"pizza e mandolino"...
Cordialmente
Andrea Mammone
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