italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Aderisco all'appello del movimento "Libertà e Giustizia".
La revisione dei libri di storia può portare che ad un unico libro di storia
dello stato o di un partito.
Invece la storia è fatta di interpretazioni che possono cambiare col tempo.
La coscienza critica viene così soffocata!
E' un ritorno al passato fascista.
Questo clima di stato dirigista e che non da spazio a opinioni diverse si
respira
non solo nella scuola, ma quotidianamente in tutti i luoghi di lavoro e
nelle Istituzioni.
Una mia riflessione: questa situazione non nasce ora, ma da un lungo periodo
involutivo dell'Italia.
La coscienza critica dorme o vien fatta dormire.
Auguri di buone feste
Gaetano Maruca
----- Original Message -----
From: "Alessandro Carrera" <[log in to unmask]>
To: <[log in to unmask]>
Sent: Monday, December 16, 2002 4:27 AM
Subject: [I-S] Appello del movimento Liberta' e Giustizia
italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Gentili colleghi,
vi trasmetto questo appello del movimento Liberta' e Giustizia che credo
dovrebbe circolare ampiamente e ricevere immediata risposta. Per
sottoscriverlo bisogna mandare un messaggio a: [log in to unmask]
Alessandro Carrera
University of Houston
_______________________________________________________________________
I Garanti di Libertà e Giustizia assistono con viva preoccupazione alla
proposta ventilata in commissione parlamentare di un controllo esercitato
dal Ministero della Pubblica Istruzione sui manuali di storia per le Scuole.
Rilevano che l'idea di un controllo governativo sulle idee espresse da libri
di testo evoca stagioni evidentemente non ancora remote, in cui i regimi
fascista, nazista e stalinista esercitavano tale diritto censorio, e
giudicano l'idea indegna di un paese democratico. La responsabilità della
stesura dei libri di testo compete agli editori e agli autori e la
responsabilità della loro adozione compete agli insegnanti, alla cui
oggettività e senso critico si delega il compito di giudicare se un testo
sia valido, e in che misura possa essere eventualmente criticato e integrato
in sede di lezione, addestrando così gli studenti non solo ad apprendere ma
anche a giudicare le loro fonti di apprendimento. Questo è l'unico controllo
che in un paese libero si può e si deve esercitare sui manuali scolastici.
Confidando pertanto nel senso di responsabilità degli editori e degli
insegnanti, e nella dinamica di un libero mercato delle idee, si confida che
la proposta rimanga semplicemente nel limbo delle cattive intenzioni.
Tuttavia non si può fare a meno di rilevare che il fatto stesso che qualcuno
l'abbia ventilata suscita serie preoccupazioni sullo stato di salute del
nostro sistema democratico.
Gae Aulenti
Giovanni Bachelet
Enzo Biagi
Umberto Eco
Alessandro Galante Garrone
Franzo Grande Stevens
Claudio Magris
Guido Rossi
Giovanni Sartori
Umberto Veronesi
(15 dicembre 2002)
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