italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
george,
are you here? can we speak?
S
-----Original Message-----
From: Ferzoco, G.P. [mailto:[log in to unmask]]
Sent: 23 September 2002 10:48
To: [log in to unmask]
Subject: [I-S] convegno aislli
italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Dear colleagues,
this will surely be of interest!
Best wishes, George
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George Ferzoco
School of Modern Languages, University of Leicester,
University Road, LEICESTER LE1 7RH, UNITED KINGDOM
office telephone ++ 44 (0)116 252 2654
secretaries' tel ++ 44 (0)116 252 2683 / fax ++ 44 (0)116 252 3633
e-mail [log in to unmask]
list owner, italian-studies:
http://www.jiscmail.ac.uk/lists/italian-studies.html
-----Original Message-----
Stimati colleghi e colleghe
Vi ricordiamo che la scadenza per inoltrare un riassunto per il convegno
Identità e diversità dell'A.I.S.L.L.I. è il primo di ottobre.
Il riassunto va inviato a:
[log in to unmask]
Per informazioni rivolgetevi a: [log in to unmask] o consultate
il sito:
http://www.aislli-2003.be
Per il comitato scientifico
Prof. Dr. Costantino Maeder
Cinquantenario dell'aislli - Consorzio di università belghe
Identità e diversità nella lingua e nella letteratura italiana
15-19 luglio 2003
Lovanio - Louvain-la-Neuve - Anversa - Bruxelles
CALL FOR PAPERS
Identità e diversità sono nozioni fondamentali che hanno nutrito
innumerevoli testi in epoche diverse. L'identico e il diverso sono
concetti filosofici di base, pietre angolari della nostra cultura e
della nostra conoscenza. Aperte a ridefinizioni continue nel corso dei
secoli, le stesse nozioni hanno assunto nella cultura novecentesca e, in
particolare, in quella contemporanea, un'importanza notevole. Esse sono
alla base di alcune delle maggiori correnti nei sistemi di pensiero
trasmessi dal Novecento ormai concluso. Nel convegno proposto si
vogliono studiare l'evoluzione e le ramificazioni di questo binomio
tematico nei diversi periodi e in vari settori della lingua e della
letteratura italiana.
Sul versante linguistico basta ricordare la singolare stabilità
dell'italiano rimasto sostanzialmente inalterato da dieci secoli, e le
spinte innovative (interne e esterne) che lungo tutto questo periodo
l'hanno portato su strade nuove. La crescente internazionalizzazione
della comunicazione mette oggi le lingue di fronte a sfide continue di
apertura e di chiusura, di protezionismo puristico e di liberalismo
lessicale, o addirittura strutturale. In continuazione si traduce e si
ritraduce, spesso da originali già scritti in una lingua seconda. Col
convegno non si vuole ovviamente riprendere tutto il percorso storico,
bensì riflettere sulle sue ripercussioni moderne: le tendenze
innovative, lo sperimentalismo letterario che porta qualche volta ai
margini delle norme tradizionali, il raffronto con le altre lingue,
l'impatto (e il ruolo) dell'italiano nel futuro quadro linguistico
internazionale, la resistenza o la sparizione dei dialetti e il rapporto
fra lingua e dialetto nei testi letterari ...
Quali campi, angoli nascosti o vene ancora inesplorate della letteratura
italiana verrebbero alla luce grazie all'angolatura della tematica
dell'identità e della diversità? Conviene, prima, intendersi sul
significato e sulla portata delle parole. Identità e diversità sono
concetti altamente stratificati, con una lunghissima storia filosofica e
semantica. Ambedue possono essere concepiti, per esempio, come fattore
individuale o collettivo. Dal cogito ergo sum al je est un autre il
passo è lungo. Dal punto di vista della letteratura e del testo vengono
subito in mente allora sia generi letterari particolari - ad es.
l'autobiografia, l'odeporica, il romanzo di formazione, ecc. -, sia
singoli autori classici e determinati movimenti culturali che hanno
inserito questa coppia tematica come asse centrale nel loro discorso. Il
congresso potrebbe svolgersi su queste due linee, una dedicata a certi
generi particolarmente affini alla tematica, l'altra, alla
riconsiderazione di determinati classici secondo questa chiave di
(ri)lettura. Non va dimenticato poi il raffronto (armonie e tensioni)
della letteratura italiana con le grandi letterature soprattutto europee.
Il comitato scientifico vorrebbe altresì sottolineare l'impronta
interdisciplinare del congresso, dato che non si potranno definire i
concetti menzionati con la voluta precisione senza tirare in ballo campi
come la filosofia, la storia delle idee, la scienza, l'antropologia, la
sociologia, ecc. Un settore importante del congresso dovrà essere quello
del cosiddetto livello "meta" delle nostre discipline, campo di
battaglia di ripetuti tentativi per circoscrivere ciò che ci appartiene
in proprio e ciò che costituisce, per noi, la diversità; pensiamo in
particolare alla/e storia/e della letteratura, - campo in cui l'Italia
ha una ricca tradizione e presenza -, ma anche le poetiche, i manifesti,
le polemiche ...
I contributi dovranno perciò vertere sui seguenti tipi di ricerca:
1. La posizione dell'italiano in Europa e nel mondo
2. Traduzione: identità e diversità del testo tradotto
3. Gli atteggiamenti verso la lingua nazionale e verso i dialetti
4. Il rapporto tra italiano e inglese
5. L'italiano fuori d'Italia
6. Lo "stato di salute" dell'insegnamento dell'italiano all'estero
7. Unità e diversità della lingua nazionale
8. La letteratura di fronte alla diversità culturale ed antropologica
9. La letteratura di fronte alla diversità sociale
10. Diversità e rinnovamento letterario
11. Oltre l'umano
12. Paradigmi e modelli per lo studio della letteratura
Alcune spiegazioni/motivazioni:
(1) La posizione dell'italiano in Europa e nel mondo. Statuto e
possibilità di sviluppo dell'italiano nel quadro delle grandi lingue
occidentali. Legislazioni e politiche linguistiche, programmi europei.
L'italiano come veicolo della cultura europea (anche nei programmi di
aiuto ai paesi extracomunitari).
(2) Traduzione: identità e diversità del testo tradotto. La questione
riguarda il prevalere del punto di vista culturale su quello
linguistico, nel corso degli ultimi vent'anni di teoria della
traduzione; e il concentrarsi dell'attenzione sul testo di arrivo
piuttosto che su quello di partenza - e quindi sulla sua diversità
piuttosto che sull'identità rispetto al testo iniziale. Le espressioni
che non si traducono (The French have a word for it, come dicono gli
inglesi) ed espressioni equivalenti nelle varie lingue europee - per
quelle forme idiomatiche che sembrano catturare certe caratteristiche
culturali nazionali, la battuta umoristica, il motto di spirito, il
gioco di parole - ma che nell'apparente sottolineatura della varietà
rivelano la comunità di fondo della tradizione europea. Di particolare
interesse sono anche le traduzioni/ricreazioni da parte di autori
italiani (Caro, Monti, Foscolo, Leopardi e al.)
(3) Gli atteggiamenti verso la lingua nazionale e verso i dialetti. Il
grado di identità della lingua (o degli italiani) nel momento in cui
sorge il consolidamento di un italiano nazionale parlato; il problema
dei pregiudizi sulla stigmatizzazione, p. es. la vergogna del dialetto.
Questa prospettiva riguarda anche la tematica dell'emigrazione e la
presenza del dialetto nella scrittura letteraria.
(4) Il rapporto tra italiano e inglese. Come reagisce l'italiano di
fronte all'invadente espansione mondiale (sulla scia della
globalizzazione?) dell'anglo-americano? Non si tratta tanto di
analizzare dei prestiti (adattati, non adattati..), ma le influenze
fisiologiche nella sintassi e nella formazione delle parole, la
diffusione dell'uso dell'inglese tra gli italiani in certi ambienti
professionali: università private di indirizzo economico o scientifico,
aziende, banche...
(5) L'italiano fuori d'Italia. Differenziazione dell'italiano fuori
d'Italia (italiano di oriundi e/o italiano di stranieri) rispetto alla
lingua metropolitana (vari livelli: fonologico, lessicale,
morfosintattico, semantico). Lingua e letteratura dell'emigrazione.
Presenza storica dell'italiano, p. es., come lingua veicolare della
civiltà in Germania (all'epoca del classicismo tedesco esisteva persino
la "Gazzetta di Weimar") o in Francia durante il 500.
(6) Lo "stato di salute" dell'insegnamento dell'italiano all'estero. Dar
conto non solo dei dati relativi agli studenti, ma anche delle modalità
dell'insegnamento nelle varie parti del mondo: possibilità/auspicabilità
di un'offerta didattica differenziata, come avviene per altre, più
diffuse, lingue del mondo. Anche la storia delle grammatiche italiane
all'estero o dei manuali potrebbe diventare oggettodi relazioni
(criteri, strutture, pubblico...).
(7) Unità e diversità della lingua nazionale. Fino a che punto la lingua
rimane una nel momento in cui è diventata proprio lingua di tutti?
Variazioni morfo-sintattiche, costruzionali e/o semantiche (con
l'inclusione di influssi sintattici dovuti all'impatto dell'inglese).
Tendenze recenti e tensioni fra norma (identità) e uso (diversità).
(8) La letteratura di fronte alla diversità culturale e antropologica.
La letteratura come spazio di identità e di diversità culturale ed
antropologica; meccanismi identitari e rappresentazioni della diversità
nei testi letterari; il contatto con l'esotico e con lo straniero: le
reazioni di fascino e paura; figure e istanze della curiosità geografica
e culturale. Tra i temi cronologicamente circoscritti che verranno
privilegiati figurano tra gli altri la contrapposizione fra cristiani e
musulmani nel Medioevo e nel Rinascimento; la figura dello straniero nel
teatro del Cinquecento; diversità e meraviglia nella letteratura
barocca; cosmopolitismo ed etnocentrismo nella letteratura del
Settecento; imperialismo, nazionalismo e razzismo nell'Otto-Novecento;
letteratura e regionalismo, letteratura e migrazione interna ed esterna;
manifestazioni del fantastico, del doppio, dell'Unheimliches; fattori di
differenziazione etnologica ed antropologica nella letteratura del
Novecento (minoranze, multiculturalismo, 'tribù' giovanili).
(9) La letteratura di fronte alla diversità sociale. La rappresentazione
della diversità sociale in letteratura; il funzionamento della
letteratura in quanto sistema socialmente determinato e stratificato.
Particolare spazio verrà dato ai seguenti argomenti: l'opposizione tra
cittadini e "villani" nella novellistica, nella poesia giocosa e nel
teatro dal Due al Cinquecento; personaggi "eccentrici" e stravaganti nel
teatro dal Cinquecento al Novecento; diversità e codificazione nella
trattatistica comportamentale del Cinquecento; dialogismo e diversità
sociale nel romanzo; problematiche di identità e diversità nel moderno e
nel postmoderno: dalle opposizioni ragione/follia, uomo/donna,
omosessualità/eterosessualità, io/altri, vissute in chiave antitetica, a
forme identitarie variopinte, basate sulla commistione di elementi di
diversa natura e qualità.
(10) Diversità e rinnovamento letterario. Variazioni del canone
letterario dal punto di vista stilistico, retorico e metrico, ma anche
per quanto riguarda il sistema dei generi letterari; tendenze mono- e
plurilinguistiche, mono- e pluristilistiche, i diversi atteggiamenti nei
confronti della norma e della tradizione letteraria
(adeguamento/deviazione; rifacimenti, imitazioni, parodie). Gli
organizzatori suggeriscono in particolare i seguenti argomenti: i
concetti d'imitatio e di aemulatio; l"originalità" quale valore fondante
di tutto il canone letterario otto-novecentesco; le sorti della parodia;
forme di riscrittura dal volgarizzamento al libero rifacimento; oralità
e scrittura; il filone plurilinguistico nel romanzo
dell'Otto/Novecento.; "ritorno all'ordine" e tendenze "restaurative".
(11) Oltre l'umano. [L'opposizione identità vs. diversità è fondamentale
per quanto riguarda la presenza del non-umano nella vita dell'uomo: il
rapporto uomo/animali, uomo/cose, uomo/divinità, uomo/natura ecc.]
(12) Paradigmi e modelli per lo studio della letteratura. [Varietà e
diversità nella riflessione sulla letteratura; cambiamenti nei princìpi
teorici che informano le singole metodologie per lo studio della
letteratura, dai criteri di periodizzazione ai metodi della storiografia
letteraria e dell'interpretazione del testo. "Diversità" e specificità
della letteratura.]
Chi intende proporre una relazione è pregato di inviare un riassunto (di
una cartella al massimo) al comitato scientifico
([log in to unmask]) entro il
1° ottobre 2002
I relatori avranno a disposizione 20 minuti per la comunicazione e 10
minuti per la discussione.
Per ulteriori informazioni si prega di consultare il sito del convegno
all'indirizzo http://www.aislli-2003.be o di contattare
[log in to unmask]
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