italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Cari colleghi,
non voglio assolutamente entrare nel merito della polemica personale
ingaggiata da Pasanisi, peraltro al limite della licenza (sarebbe opportuno
appurarne il retroscena: forse quello di un concorso fallito?). Non penso
tuttavia che si possa passare sotto silenzio l'asserzione (sia pure
ricondotta, per fortuna, da chi l'ha espressa, entro i limiti dell'opinione
soggettiva: "a mio avviso) secondo la quale "le cose che scrivono Ceserani e
Pellini" sarebbero "di scadente qualità culturale e scientifica". Metto
subito le cose in chiaro: NON sono un accolito o incensatore di Ceserani (&
Pellini), che neppure conosco di persona, vivendo del tutto al di fuori del
chiostro accademico, ma sono amante della giustizia. E questa (per tacere di
altre, più gravi) è un'affermazione ingiusta, che sento il bisogno di
rettificare, anche come osservatore e 'catalogatore', per quanto possibile,
imparziale dell'Italianistica Online. Chiunque, nell'ambito della nostra
disciplina, è al corrente dei contributi di Ceserani, o almeno non può
ignorarli. Per chi voglia, una bibliografia in rete è reperibile nella
homepage istituzionale dell'Università di Bologna, URL
http://www.unibo.it/italian/docenti/ceserani/. Si tratta di contributi di
notevole qualità scientifica e di indubbia validità culturale (e in ogni
caso non sarei certo io né sarebbe Pasanisi a doverli giudicare), in
mancanza dei quali, al contrario di quanto sostiene Pasanisi,
l'italianistica sarebbe
più povera di quello che è. Anche per lo spirito lucidamente critico
dimostrato da Ceserani in più occasioni nei confronti del sistema
universitario italiano. No, sinceramente non me la sento, di condividere
quell'asserzione; e come me, penso che non la condividano molti altri
iscritti alla lista.
Luigi M. Reale
www.italianisticaonline.it
----- Original Message -----
From: "Istituto Italiano di Cultura di Napoli"
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Sent: Tuesday, November 13, 2001 10:44 PM
Subject: [I-S] CON IL PERMESSO DEI 'MAESTRI' (VIRGOLETTE) CESERANI E
PELLINI, E CON L'INTERVENTO DEL PADRE DANTE...
> italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
>
> Cari Colleghi e Membri della Lista,
> leggo, quasi per caso - in quanto le cose che scrivono Ceserani e Pellini
> non mi interessano né mi hanno mai interessato, essendo a mio avviso di
> scadente qualità culturale e scientifica - e con qualche ritardo (perché
qui
> dove sono quale Visiting Professor - in verità senza il permesso di
Ceserani
> e Pellini... -, oberato come sono di impegni, faccio solo di tanto in
tanto
> la connessione col mio elaboratore portatile), che i 'grandi professori'
> (virgolette) Ceserani e Pellini blaterano di non so quale "libero
istituto"
> (sembra che ciò che non conoscono loro non abbia neppure il diritto di
> esistere...) e farneticano di non so quali "sermoni", propinando invece
alla
> lista un loro "sermone" dal cui feroce livore e dalla cui rabbia
sprezzante
> traspaiono evidenti i motivi biecamente personali che li animano nei miei
> confronti.
>
> More solito, Ceserani non ha capito niente; e allora glielo rispiego: sono
> all'estero come Visiting Professor di Lingua e Letteratura italiana presso
> due Università, una privata ed una statale. Hai capito, ora, Ceserani?
>
> "La vendetta è un piatto che si serve freddo", si dice popolarmente: ma in
> questo caso, più volgarmente, i 'grandi professori' (virgolette) Ceserani
e
> Pellini danno prova soltanto delle discipline (ben poco scientifiche...)
in
> cui sono - là davvero - indiscussi campioni: l'arroganza, la prepotenza e
la
> maleducazione.
>
> Ceserani e Pellini, che nei 'discorsi di corridoio' degli ambienti
> accademici ho sentito varie volte definire (chissà perché...) "il gatto e
la
> volpe", sembrano talmente punti sul vivo dal mio 'intervento' che neanche
i
> tarantati della Terra del rimorso del grande De Martino... ma, appunto,
qual
> è il loro "rimorso"? Non starò qui a dirlo, perché una 'lista di
> discussione' non è, come mostrano di credere "il gatto e la volpe", il
luogo
> per sfogare pubblicamente i proprii malumori e le proprie rabbie represse:
è
> invece - ascoltate e imparate, Ceserani e Pellini - luogo di civiltà e di
> libero e democratico dibattito, rispettoso delle opinioni e delle idee
> altrui; mai arengo dove esercitare i proprii vanagloriosi Diktat.
>
> Il 'grande professore' (virgolette) Ceserani - che non deve essere proprio
> un 'drago' in informatica, visto che pretendeva di mandare un messaggio da
> un indirizzo elettronico non registrato dalla Lista: cosa che oggi anche i
> bambini sanno essere impossibile... -, ed il suo cliens Pellini, non hanno
> mai sentito parlare, evidentemente, di quella che sul Web si chiama
> netiquette (anche nel messaggio di benevenuto alla lista si avverte
> infatti - parole di un'altra lingua per Ceserani e Pellini, e non perché
> siano in Inglese...: "Members are expected to be courteous and considerate
> in their messages to the list."), e che in questo caso si chiamerebbe più
> appropriatamente col vecchio caro termine di 'galateo': ma l'insulto e la
> denigrazione sono, appunto, l'arma di chi non ha i mezzi - civili prima
> ancora che culturali - né per criticare né per dibattere.
>
> Il mio intervento, dal titolo e dallo sviluppo (diciamo così)
'provocatorii'
> (per usare una parola oggi abusata ma che pure conserva un suo
significato:
> il che Ceserani e Pellini, nonostante le loro menti argute, non sembrano
> aver capito) consisteva in effetti in alcuni appunti sulla base dei quali
> sono intervenuto a due convegni di psicologia (dato che faccio per
> professione - ahimè, di nuovo senza il permesso di Ceserani e Pellini... -
> anche lo psicoterapeuta): a ottobre 2000, presso il Consiglio Nazionale
> delle Ricerche a Roma, a cura della Regione Lazio, dell'Ordine nazionale
> degli Psicologi del Lazio, dell'A.I.G.A. (Associazione Italiana Gestalt
> Analitica), della S.I.M.P. (Società Italiana Medicina Psicosomatica) e
della
> S.I.P.A.P. (Società Italiana Psicologi Area Professionale), il Convegno
> Nazionale AP (Associazione Psicoterapeuti) - SIMP (Società Italiana
Medicina
> Psicosomatica) su Universo donna. Psicologia, biologia, cultura di un
> cambiamento; a novembre, a Palazzo Barberini a Roma, a cura della SIPs
> (Società Italiana di Psicologia), il Convegno Da Venere a Minerva?
> Psicologia del femminile.
>
> I 'magnifici due' non si mostrano in grado di svolgere alcuna critica:
> d'altra parte, da chi definisce "di scarsa qualità culturale" filosofi e
> antropologi come (mi permettete, Ceserani e Pellini?) un po' - ma solo un
> po'... - più noti di loro come Adorno, Horkheimer, Fromm, Margaret Mead
> (perché appunto il mio 'intervento' era sostanzialmente una serie di
> citazioni da quei grandi studiosi), cosa volete aspettarvi?
>
> Adorno e Horkheimer (visto che li ho citati nel mio piccolo 'pezzo')
> parlavano, per individui del genere, di "personalità autoritaria" (ah,
già:
> dimenticavo che i due filosofi francofortesi sono stati definiti da quei
due
> "di scarsa qualità culturale" - ma rispetto a Ceserani e Pellini, che non
> sono proprio quel che si dice delle aquile, qualcosa in più pure ne
> sapranno...): e non è un'offesa, perché i due maestri della Scuola di
> Francoforte usavano il termine per personalità, a loro modo, grandi:
mentre
> Ceserani e Pellini sono grandi - anzi, che dico?, grandissimi - solo in
> scostumatezza....
>
> Il 'buon' (virgolette) Ceserani dice che "in tutte le conferenze a un
certo
> punto si alza una persona e fa un lungo intervento sconclusionato che ha
> l'effetto di ammazzare il dibattito"; già, dice bene, perché individui
come
> lui e Pellini 'ammazzano' (per usare il loro linguaggio) la cultura. Se
> l'italianistica fosse stata sempre in simili mani, gli Italian Studies
> sarebbero già spariti da un pezzo: ma, grazie al CIelo, né l'italianistica
> né la letteratura hanno bisogno di loro.
>
> Al "gatto" e alla "volpe" (e neppure questa è un'offesa, visto che quei
due
> famosi personaggi erano certo intelligenti... e Ceserani e Pellini...) non
è
> piaciuto? Non ho chiesto il loro giudizio, ammesso che siano in grado di
> darne uno: perché giudicare implica la capacità di criticare e dissentire
> intelligentemente, serenamente e civilmente. Ceserani non ha capito il mio
> testo perché è "confuso"? Se non lo ha capito non è colpa mia, ma della
sua
> intelligenza: se lo facesse spiegare da qualcuno...
>
> E' communis opinio che la cultura ingentilisca l'anima: ma, a conoscere
> Ceserani ed il suo 'bravo' (ed è, ancora una volta, un complimento, visto
> che l'Innominato ed i suoi scagnozzi erano comunque, a loro modo, persone
> d'un qualche rilievo...) Pellini, c'è da dire o che questo non è vero o
> che... intelligenti pauca...
>
> Una 'lista di discussione' professionale dovrebbe - deve essere un luogo
di
> civiltà aperto al dibattito, e non un posto per attacchi personali: perché
> un letterato, un intellettuale è e deve essere (per potersi chiamare tale)
> un uomo di civiltà e di libertà. Chi non lo è non ne è degno, umanamente
> prima che culturalmente.
>
> Mi permetto di dissentire su un punto dal pur appropriato intervento di
> Mirella Scriboni, là dove parla di "umiliazioni publiche": l'umiliazione
non
> è mai della persona che viene gratuitamente insultata e minacciata, ma
> sempre di chi quella "umiliazione" - ovvero l'arroganza e la villania - la
> pratica: insomma l'umiliazione e la vergogna sono tutte del 'buon'
> (virgolette) Ceserani e del 'buon' (virgolette) Pellini.
>
> Ergo, rispedisco al mittente (come si dice) tutto il fango che ha
lanciato,
> affinché ne faccia un lauto banchetto: come dice il poeta (Inf., XVIII,
> 115-118):
>
>
> E mentre ch'io là giù con l'occhio cerco,
> vidi un col capo sì di merda lordo,
> che non parea s'era laico o cherco.
>
>
> Last but not least, che dire su tutta l'incresciosa (per Ceserani e
Pellini)
> vicenda? Due cose: la prima è che mi vengono in mente le parole (se la
> memoria non m'inganna: qui non ho modo di controllare la citazione) di
> Flaiano: "è un cretino, con qualche lampo di imbecillità" (scilicet: come
> scrivevano all'inizio dei movie di una volta, "ogni riferimento a fatti e
> persone è puramente casuale"...). La seconda: dispiace che per 'quei due'
la
> lista debba essere coinvolta in questioni ed argomenti che non solo sono
> spiacevoli, noiosi e radicalmente, come si dice, off topic, ma che mai
> dovrebbero trovare spazio su una mailing list: ma - mi capirete e mi
> perdonerete - la mia risposta era assolutamente dovuta.
>
> Per concludere (il 'maestro' - virgolette - mi perdonerà) 'alla Ceserani':
> si sa, l'educazione non è fiore di tutti i giardini (anzi, quelli di
> Ceserani e Pellini devono essere proprio dei mercati ortofrutticoli...);
ma,
> "Mi chiedo, e chiedo a voi: non si può far nulla non dico per zittire il
> Ceserani, ma almeno per chiedergli di controllare e sintetizzare" la sua
> rurale villania?
>
> Un grazie per l'attenzione ed un cordiale saluto a tutti (tranne che a
> Ceserani e Pellini, obviously, per i quali i saluti sono giusto
> l'opposto...) da
>
> Roberto Pasanisi
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