Gentili Colleghi,
Giovanni Alessio ( l'autore che con Battisti scrisse il DELI ) in "
Sopravvivenze classiche nei dialetti calabresi ", in Brettii Greci e Romani,
atti del V Congresso storico Calabrese, a pag. 233 scrive:
- otrant. ( area grecanica, mia precisazione ) nannima " nostra nonna..... ;
- riflessi bizantini di pappòs nel bovese, otrant. pappo " nonno " e di
pappoos ( greco mod. pappous ) nel bov. ( in alcune aree della provincia di
Reggio pappoma " mio nonno " )
Ritengo che per il Rohlfs bisognerebbe consultare anche l' Etymologisches
Woerterbuch der unteritalianischen Graezitaet.
Vorrei infine ricordare quel che scrive Ed Emory:
"In my opinion it may derive from Arabic usage assimilated in italian with
the addition of gender agreement"
Io ho azzardato l'ipotesi di un'origine greca ( magnogreca o bizantina ) e
col passare del tempo la detta ipotesi si consolida.
Cordiali saluti
Gaetano Maruca
----- Original Message -----
From: "cervgn" <[log in to unmask]>
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Sent: Monday, December 04, 2000 10:25 PM
Subject: Re: Padreto, Mammata, Vitama, etc
> Dear Colleagues:
>
> May I respectfully ask the colleagues who have proposed a Gallic origin of
the
> enclitic possessive adjectives (matrema, etc.) to provide HARD EVIDENCE of
such
> origin?
>
> (Sono coinvolto direttamente nella questione: tutte queste forme
enclitiche
> sono usate tuttora nella mia provincia di origine, le Marche centrali,
> provincia di Macerata.)
>
> Senza poter fare ricerche nella biblioteca universitaria, ho riletto le
pagine
> che Rohlfs dedica a questo fenomeno (Grammatica storica della lingua
italiana e
> dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1967, vol. 2, pp. 124-26). Come è
stato
> detto da diversi colleghi, Rohlfs scrive che "A sud della linea
Roma-Ancona, la
> penisola presenta compattamente la posizione enclitica (eccettuata
l'estrema
> Calabria merid.)" (124). Rohlfs fa notare che: 1) la forma enclitica è
presente
> anche in altre aree: "non era ignota al siciliano antico" (125); in
Sardegna
> non vi sono forme enclitiche ma il possessivo segue il nome; 2) la forma
> enclitica era abbastanza comune nel toscano antico, con esempi documentati
in
> Dante, Boccaccio, Machiavelli, ecc. 3) Rohlfs cita altri esempi, anche
dalla
> Corsica.
>
> ROHLFS, NELLE PAGINE CITATE, NON PARLA DI NESSUNA ORIGINE, NÉ GALLICA NÉ
DI
> ALTRA NATURA.
> (Se non ho letto bene, chiedo venia e vi prego di correggermi.)
>
> Motivi cher potrebbero essere proposti contro l'origine gallica di
matrema,
> ecc. 1) Nell'italiano antico abbiamo parole (alcune delle quali sono usate
> anche oggi) derivate dal francese in cui il possessivo ha posizione
proclitica,
> esattamente come in francese: messere, madonna. 2) Per quale motivo
dovremmo
> avere questa influenza gallica a sud della linea Roma-Ancona (comprese
però
> anche la Toscana e alcune isole) ma non nell'Italia settentrionale dove
> l'influenza gallica dovrebbe/potrebbe essere più forte?
>
> Quale potrebbe allora essere l'origine di queste enclitiche possessive?
> Non potrebbero risalire al latino, magari al latino popolare? Fra i pochi
testi
> di latino volgare nella mia biblioteca a casa ho per forza di cose la
Bibbia,
> dalla quale potrei citare tanti esempi, fra cui: Luca 2:33: "Et erat pater
eius
> [...]"; Luca 2:48: "ecce pater tuus [...]"; Marco 15:34: "Deus meus, Deus
meus,
> ut quid dereliquisti me?" Ecc.
>
> Respectfully,
>
> Dino Cervigni
>
>
>
> "Ferzoco, G.P." wrote:
>
> > Dear Ed and Luigi:
> >
> > Ed -- you've asked something I've asked myself since childhood;
> >
> > Luigi -- you've provided the answer!
> >
> > Thanks to you both,
> > George
> >
> > -----Original Message-----
> > Si tratta di una sorta di francesismo napoletanizzato - se posso
esprimermi
> > cosi' - in cui i vari possessivi mo(n) , to(n), ma, ta, ecc. vengono
> > aggiunti direttamente alla fine del nome per rinforzarne il "possesso".
> > Queste forme sono tipiche. p.e., della parlata napoletana e
> > dell'entroterra campano:
> >
> > mio padre > padre mon > padremo > patremo (lat. pater, patris)
> > tuo fratello > fratre (lat. frater) ton > frateto
> > tua sorella > sore(lla) ta (lat. soror) > soreta
> > ecc. ecc.
|