italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies

Dear colleagues / Gentili colleghi,

 

please consider the following  to propose a paper for one of the following 4 sessions at the AATI @ Cagliari 2018 Conference (Cagliari, 20-25 June).

Un invito a proporre una relazione in uno dei 4 panels che seguono per il convegno AATI @ Cagliari 2018:

 

1) Insegnare la narrativa: il romanzo dell’Ottocento

 

2) La narrativa breve: la novella moderna

 

3) Donne ed eros: ruoli e ritratti di donna nella letteratura dell’Otto-Novecento

 

4) La donna e la guerra nella letteratura dell'Ottocento e del primo Novecento

 

I partecipanti sono pregati di inviare un abstract di circa 200 parole e una breve biografia completa di affiliazione e indirizzo email a [log in to unmask] entro il 15 febbraio 2018.

 

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Insegnare la narrativa: il romanzo dell’Ottocento


 

Organizers

 

Andrea Manganaro, Università degli Studi di Catania

Luisa Genova, Università degli Studi di Catania

 


Questa sessione intende mettere a confronto modalità, strategie, tecniche,  esperienze, relative all’insegnamento del romanzo italiano dell’Ottocento, sia sotto il profilo storico-critico-interpretativo, sia sotto quello linguistico. 

Il panel è aperto a interventi sui grandi classici (Manzoni, Nievo, Verga), ma anche sui  romanzi  dei “verismi” regionali  e sul romanzo “bambino” (Pinocchio e Cuore). Saranno  particolarmente graditi contributi riguardanti l’uso del romanzo storico, e in primo luogo i Promessi Sposi, nella didattica della letteratura rivolta a studenti italiani e stranieri. Si sollecitano in particolare contributi sulle esperienze e ipotesi ermeneutiche finalizzate a rinnovare nei lettori d’oggi la vitalità nel romanzo manzoniano, e a far emergere nei discenti competenze letterarie-interpretative e linguistiche puntando soprattutto sui grandi temi (giustizia, potere, religione, individuo/storia, ecc.) affrontati. Saranno altresì fortemente gradite proposte sui rapporti tra romanzi italiani e intersezioni europee, e sugli aspetti linguistici e tematici del romanzo nelle realtà regionali.

I partecipanti sono pregati di inviare un abstract di circa 200 parole e una breve biografia completa di affiliazione e indirizzo e-mail a [log in to unmask] entro il 15 febbraio 2018.

 

 

La narrativa breve: la novella moderna

 

Organizers

Andrea Manganaro, Università degli Studi di Catania

Luisa Genova, Università degli Studi di Catania

 

Il “genere” della novella nell’Ottocento si rinnova profondamente: non solo si compie totalmente l’emancipazione dalla esemplarità, ma si afferma sempre di più la rappresentazione della casualità e del quotidiano, e il concentrarsi dell’intreccio intorno ad un punto focale. All’antico nome tende sempre di più a sostituirsi quello di “racconto”, anche se significativamente, tra fine Ottocento e primo Novecento, autori come Verga e Pirandello, nel rifondare sostanzialmente il genere, nelle forme, nei temi, nelle tecniche espressive, hanno preferito il termine canonico della tradizione, «novella». La novella-racconto si definisce anche in rapporto ai generi maggiori: da una parte per la sua brevità e concentrazione, che ne favoriscono la circolazione in quotidiani e periodici, si distingue rispetto al romanzo; dall’altra, per l’intensità, e il concentrarsi sulla collisione, mostra contiguità con il dramma.

La sessione è aperta a tutti i contributi che mirino a evidenziare la specificità della novella moderna (Ottocento-primo Novecento), anche in prospettiva comparatistica, con prove di lettura testuale e tematica, con riflessioni di ordine teorico, sulle pagine di poetica degli stessi autori, o che affrontino problemi legati alla circolazione dei testi e al pubblico. 

I partecipanti sono pregati di inviare un abstract di circa 200 parole e una breve biografia completa di affiliazione e indirizzo e-mail a [log in to unmask] entro il 15 febbraio 2018.

 

Donne ed eros: ruoli e ritratti di donna nella letteratura dell’Otto-Novecento

 

Organizers

Salvatore Bancheri, University of Toronto

Luisa Genova, Università degli Studi di Catania

 

Sin dalle origini della letteratura italiana le donne sono state oggetto di contemplazione da parte dei poeti. Tra l’Ottocento e il Novecento, il loro ruolo è mutato nella realtà e anche nell’immaginario letterario. Sempre più donne sono diventate protagoniste, sia come personaggi di romanzi, sia come scrittrici. I ruoli assunti dalla donna-protagonista sono stati molteplici e, tra questi, particolarmente interessanti appaiono quelli dell’amante, della seduttrice, della prostituta. Questi profili femminili sono presenti sia nei capolavori della grande letteratura europea, (Madame Bovary, Nanà, Jane Eyre, Anna Karenina, Resurrezione), sia nella produzione letteraria nazionale, che si popolò di personaggi come la Lupa, Eva, Nata, ma anche Lia, nei romanzi di Verga, Teresa Uzeda di De Roberto, Giacinta e Agrippina di Capuana, Elena del Piacere di D’Annunzio, Agnese e “la madre” di Grazia Deledda.

La presente sessione intende accogliere proposte che riflettano sulla rappresentazione del rapporto tra donna ed eros nella letteratura entro e fuori i confini nazionali tra Ottocento e primi decenni del Novecento. Sono particolarmente graditi contributi, anche in prospettiva comparatistica e tematica, su romanzi e novelle che abbiano come oggetto la figura femminile nelle vesti dell’amante, della seduttrice, della prostituta.

I partecipanti sono pregati di inviare un abstract di circa 200 parole e una breve biografia completa di affiliazione e indirizzo e-mail a [log in to unmask] entro il 15 febbraio 2018.

 

La donna e la guerra nella letteratura dell'Ottocento e del primo Novecento

 

Organizers

Andrea Manganaro, Università degli Studi di Catania

Luisa Genova, Università degli Studi di Catania

 

Il centenario della fine della primo conflitto mondiale offre l’occasione  per riflettere sul rapporto tra donne e guerra nella letteratura dall’Ottocento al primo Novecento: scrittrici, ma anche, nella rappresentazione letteraria e nella memorialistica, patriote, brigantesse, combattenti, e, ancora di più,   vittime, private per sempre dalle guerre degli uomini a cui erano legate (padri, figli, mariti, fidanzati). Per le donne molto spesso la guerra non si conclude con la fine del conflitto, ma ne segna per sempre il destino.

La sessione è aperta a contributi che intendano esaminare, sotto molteplici punti di vista, il rapporto donna-guerra, dal Risorgimento alla Prima Guerra mondiale, nella rappresentazione letteraria, nelle testimonianze memorialistiche, negli epistolari. Saranno graditi sia contributi focalizzati su singole scrittrici e su singole opere, sia indagini tematiche, anche in prospettiva comparatistica.

I partecipanti sono pregati di inviare un abstract di circa 200  parole e una breve biografia completa di affiliazione e indirizzo e-mail a [log in to unmask] entro il 15 febbraio 2018.

 

 

 

 

 



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