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Dear all,

below please find a call for papers for an international conference on "I promessi sposi travestiti: trasposizioni, parodie e deformazioni dall'Ottocento ai giorni nostri", which will be at Université Paris-Sorbonne in November 2018. The deadline to send the abstracts is very soon. Please see below for any detail.

Have a great Christmas break and a happy new year,


Beatrice




CALL FOR PAPERS

Convegno internazionale Universiteì Paris-Sorbonne

15-16 novembre 2018


I promessi sposi travestiti : Trasposizioni, parodie e deformazioni dall’Ottocento ai giorni nostri


Il romanzo di Manzoni non eÌ un classico della letteratura italiana dell’Ottocento. EÌ il classico per eccellenza e in quanto tale ha suscitato sin dalla prima edizione una quantitaÌ notevole di opere derivate: quadri, sculture e incisioni, riduzioni teatrali, imitazioni, balletti, opere liriche, film, canzoni, fumetti, adattamenti per l’infanzia... In questa immensa mole di opere derivanti a diversi titoli dai Promessi sposi e appartenenti alla cultura dotta o a quella popolare, non bisogna stupirsi che le parodie occupino un posto privilegiato. In effetti, la notorietaÌ e il riconoscimento del valore di un’opera sono da annoverare tra le condizioni stesse della parodia: nel 1730 Du Marsais scriveva che « i versi piuÌ famosi sono quelli piuÌ esposti alla parodia » e Carlo Dossi alla fine del XIX secolo affermava che « [l]a parodia non puoÌ avere per oggetto se non le cose migliori ». Riconosciuto come un capolavoro dai letterati romantici, presto diffuso presso il lettorato popolare, imposto nei programmi scolastici dell’Italia unita, assurto a modello letterario e linguistico, il romanzo di Manzoni ha ricevuto sin dall’Ottocento cioÌ che Daniel Sangsue ha chiamato un’« incoronazione parodica ».


EÌ proprio questa «incoronazione parodica» che il convegno organizzato dall’ELCI dell’Universiteì Paris-Sorbonne intende indagare, attraverso lo studio di opere molto diverse tra di loro (letterarie, musicali, iconografiche, cinematografiche...) ispirate, parzialmente o totalmente, dai Promessi sposi, alcune delle quali note e a loro volta in via di canonizzazione o perlomeno diventate « cult » nell’opinione di certi amatori (la riscrittura di Guido da Verona, lo sceneggiato di Piero Chiara, la parodia televisiva del trio Lopez-Marchesini-Solenghi), altre minori, che si prestano meglio ad analisi socio-storiche e quantitative (i fumetti per bambini). L’immenso contingente di questi adattamenti e trasposizioni ovviamente non eÌ sfuggito all’attenzione dei ricercatori e dei critici: nel 1990, per i 150 anni della quarantana, eÌ uscito un volume, Le mille e una volta dei Promessi sposi, dedicato alla diffusione del romanzo nella cultura popolare audiovisiva, intesa in senso lato, giaccheì uno studio delle cartoline, delle immagini pubblicitarie e degli spettacoli di burattini completa quello delle illustrazioni, della pittura, dell’opera, del cinema e della televisione, dando luogo a riflessioni approfondite sulla ricezione, il travestimento mediologico, il funzionamento dell’industria culturale. Numerose altre pubblicazioni sono poi state proposte negli anni 2000, a confermare l’interesse crescente suscitato dalla presenza dei Promessi sposi nelle arti dello spettacolo (citiamo, tra gli altri, il volume di Anne-Christine Faitrop-Porta, I promessi sposi : riduzioni teatrali [2001], il catalogo curato da Fabiana Giacomotti, Lo spettacolo dei Promessi sposi : edizioni rare, sceneggiati, musical e parodie [2014] e lo studio dell’opera di Ponchielli proposto da Licia Sirch, Pentagrammi manzoniani [2015]). Il magistrale saggio che Gino Tellini ha proposto sulla parodia nella letteratura italiana (Rifare il verso. La parodia nella letteratura italiana [2008]), non manca di dedicare un importante capitolo alla questione delle parodie di Manzoni.

Infine, Casa Manzoni ha organizzato di recente una mostra sulla diffusione mondiale di Manzoni, World Wide Manzoni, attraverso le traduzioni e le edizioni illustrate, testimoniando cosiÌ l’interesse delle istituzioni e della comunitaÌ scientifica, noncheì del pubblico, per la circolazione del romanzo nella cultura nazionale e internazionale.

Lo scopo di una nuova manifestazione scientifica dedicata alle riprese dei Promessi sposi non puoÌ essere quello di completare e aggiornare i repertori giaÌ esistenti di parodie. Si tratta piuttosto di approfondire la riflessione sui processi di deformazione e talvolta addirittura di defigurazione che il romanzo ha subito durante poco meno di due secoli, e che costituiscono paradossalmente una delle condizioni della sua sopravvivenza nella memoria collettiva. Quello che, nel testo di Manzoni, si presta alla riscrittura cambia a seconda delle epoche, a seconda di criteri ideologici ed estetici variabili e in funzione dell’orizzonte d’attesa del pubblico. D’altronde, lo studio delle opere parodizzanti richiama necessariamente in negativo una riflessione sull’opera parodiata: interessarsi alle distorsioni che I promessi sposi hanno conosciuto col passare del tempo implica di interrogarsi su cioÌ che, nel testo originale (caratterizzato, come ben si sa, dal suo umorismo, dalla sua ironia, addirittura dal suo senso della caricatura e dalla sua stessa tendenza al pastiche, attestata dall’Introduzione e il suo falso autografo del Seicento), autorizza e forse incoraggia la deviazione, rispetto a cioÌ che invece resiste all’intento parodizzante. L’analisi delle riscritture, trasposizioni e caricature, se intese come commenti in atto dell’opera originale, permette di tornare ai problemi interpretativi che il romanzo manzoniano non smette di porre: ogni parodia suppone una « relazione critica » con il testo di partenza (D. Sangsue), una valutazione dei suoi pregi, dei suoi difetti, dei suoi tratti caratteristici, tanto che l’esame delle versioni ludiche dell’opera – per quanto frivole e aneddotiche possano sembrare – riporta il lettore all’interpretazione, sempre ricominciata, dei Promessi sposi.


Bencheì la parodia in senso stretto costituisca il cuore del progetto, altre piste sono da esplorare per comprendere l’incessante ed accanito travestimento che testimonia la vitalitaÌ del romanzo manzoniano nella cultura e permette altresiÌ di interrogarsi sulle specificitaÌ narrative, ideologiche ed estetiche dell’opera originale:


Le trasposizioni intersemiotiche (teatro, opera, balletto, canzone popolare...): sono di particolare interesse, nell’ambito del convegno, quelle che manifestano, anche senza un proposito parodico o comico, una forma di irriverenza, o perlomeno di irrispetto (manipolazione della fabula o dell’intreccio, alterazione della caratterizzazione dei personaggi, cambiamenti di registro, attualizzazione...).


Le parodie involontarie o implicite: si pensa ad esempio alle scene maldestramente plagiate in alcuni romanzi minori dell’Ottocento (cfr. la descrizione di fra Cristoforo trapiantata in Marietta de’ Ricci ovvero Firenze al tempo dell’assedio [1840] di Agostino Ademollo), ma si pensa altresiÌ all’estro di certe letture critiche che suggeriscono tra le righe riscritture sovversive (cosiÌ Pasolini immagina Lucia e fra Cristoforo in technicolor per un cattivo film e propone una rilettura in chiave omoerotica di tutte le relazioni maschili nel romanzo). Forse non eÌ un caso che qualche lettore convinto di detenere la veritaÌ assoluta sul romanzo di Manzoni (Aldo Spranzi, per non nominarlo), abbia parlato di « parodia » per denunciare due secoli di presunto errore interpretativo della critica.


Le traduzioni deformanti o mutilanti : frequenti in Francia alla fine dell’Ottocento, destinate alla giovinezza e/o a un lettorato cattolico intransigente, alcune versioni del romanzo, studiate da Mariella Colin (La litteìrature d’enfance et de jeunesse italienne en France au XIXe sieÌcle. Edition, traduction, lecture [2011]) censuravano l’episodio della monaca di Monza o

diventavano vere e proprie riscritture, facendo morire Lucia in stato di quasi santitaÌ al lazzaretto, senza lasciarle la possibilitaÌ di essere liberata dal voto di castitaÌ.


La differenza di statuto tra la parodia, di cui il romanzo eÌ stato frequentemente oggetto, e il pastiche, molto piuÌ raramente praticato dai lettori di Manzoni (bencheì non manchino i tentativi, anche recenti, come dimostrano l’« autentico falso d’autore » di Giampaolo Rugarli, Storia dell’intelligenza infame [2008] e il volume Manzoni si diverte d’Alessandro Castellari [2009]) : ci si potraÌ interrogare sui motivi storici e culturali o legati alla natura stessa dell’opera – che spiegano questa dissimetria tra la deformazione di elementi narrativi, ideologici o estetici del romanzo e l’imitazione caricaturante dello stile dello scrittore.


Ogni intervento (in italiano o in francese) dureraÌ 20 minuti e verraÌ pubblicato in un secondo tempo.


Le proposte, in italiano o in francese, di circa 2000 battute (spazi compresi), sono da inviare prima del 31 dicembre 2017 al seguente indirizzo:


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Verranno esaminate dal comitato scientifico, che comunicheraÌ la risposta alla fine di febbraio 2018.


COMITATO SCIENTIFICO

Perle Abbrugiati (Universiteì d’Aix-Marseille)
Lise Bossi (Universiteì Paris-Sorbonne)
Aureìlie Gendrat-Claudel (Universiteì Paris-Sorbonne)
Ottavio Ghidini (UniversitaÌ Cattolica del Sacro Cuore)
Elena Maiolini (dottoressa di ricerca dell’Universiteì Paris-Sorbonne)


BIBLIOGRAFIA INDICATIVA

BETTETINI (Gianfranco), GRASSO (Aldo), TETTAMANZI (Laura), Le mille e una volta dei Promessi sposi, RAI-ERI, « VQPT », 1990.

CANNAVACCIUOLO (Laura) (a c. di), La letteratura riflessa. Citazioni, rifrazioni, riscritture nella letteratura italiana moderna e contemporanea, Avellino, Sinestesie, 2015.

COLIN (Mariella), Alessandro Manzoni, auteur pour la jeunesse en France e De « I promessi sposi » a « Lucia Mondella »: une reìeìcriture reìactionnaire du roman de Manzoni, in La litteìrature d’enfance et de jeunesse italienne en France au XIXe sieÌcle. Edition, traduction, lecture, Caen Presses Universitaires de Caen, 2011, p. 41-61 et p. 63-73.

FAITROP-PORTA (Anne-Christine), I promessi sposi: riduzioni teatrali, Firenze, Olschki, 2001.

GIACOMOTTI (Fabiana) (a c. di), Lo spettacolo dei Promessi sposi: edizioni rare, sceneggiati, musical e parodie, Cinisello Balsamo (Milano), Silvana, 2014.

MILDONIAN (Paola) (a c. di), Parodia, pastiche, mimetismo, Atti del Convegno internazionale di letterature comparate (Venezia, 13-15 ottobre 1993), Roma, Bulzoni, 1997.

PARISI (Luciano), Come abbiamo letto Manzoni : interpreti novecenteschi, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2008.

SANGSUE (Daniel), La parodie, Paris, Hachette, 1994.

ID., La relation parodique, Paris, Joseì Corti, 2007.

TELLINI (Gino), Rifare il verso. La parodia nella letteratura italiana, Milano, Mondadori, 2008.




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