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italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies


Dear list members,
Please note that «Ticontre» Journal deadline for the Call for contributions for the monographic section «In principio fuit interpres: Translation as the Genesis and Palingenesis of Literature» has been extended to MAY, 31st, 2014.

Thank you for your attention.

Matteo Fadini
«Ticontre» editorial committee

===english below===

TICONTRE. TEORIA TESTO TRADUZIONE - n°3 marzo 2015

Sezione monografica:

«In principio fuit interpres: la traduzione come genesi e palingenesi della letteratura»
a cura di Paola Cattani, Matteo Fadini, Federico Saviotti

“È noto che all'inizio di nuove tradizioni di lingua scritta e letteraria, fin dove possiamo spingere lo sguardo, sta molto spesso la traduzione: sicché al vulgato superbo motto idealistico in principio fuit poëta vien fatto di contrapporre oggi l'umile realtà che in principio fuit interpres, il che significa negare nella storia l'assolutezza o autoctonia di ogni cominciamento.” (Gianfranco Folena, Volgarizzare e tradurre, Torino, Einaudi, 19942)

La traduzione ha avuto storicamente un ruolo cruciale nella nascita e nello sviluppo delle principali letterature dell’Europa occidentale. Talvolta, come a Roma con l’Odusia di Livio Andronico, la traduzione dell’opera capostipite di una grande cultura letteraria viene emblematicamente a svolgere una funzione fondativa nei confronti di una nuova letteratura, giocando tra emulazione dell'ipertesto e ibridazione linguistica e culturale. Oppure, come nel Medioevo, buona parte della produzione letteraria è originata dalla traduzione, più o meno diretta, più o meno reinterpretata e riadattata, di testi antichi e contemporanei, la cui autorità risiede innanzitutto nel fatto di essere espressione di una lingua più antica e prestigiosa, sia essa il latino, l'arabo o il greco. Nell'età moderna poi la traduzione è spesso stata il veicolo grazie al quale le idee hanno potuto circolare attraverso l’Europa (così come tra le due sponde dell’Atlantico), permettendo agli ambienti meno vivaci di emanciparsi e di partecipare alla costruzione non soltanto di una nuova letteratura ma anche di una nuova visione dell’uomo e della società: si pensi, ad esempio, agli scambi intellettuali tra le diverse nazioni durante il Rinascimento e all’epoca dei Lumi, allo sviluppo dei vari romanticismi nell’Ottocento, o nel Novecento all’influenza della letteratura americana sul Neorealismo italiano. D'altra parte, le traduzioni di alcune opere riconosciute come fondanti per la storia del pensiero, dalla Bibbia a Nietzsche, hanno potuto influenzare in profondità un intero ambiente letterario in cui la fruizione del testo originale risultasse ardua o impossibile. Tale valore della traduzione è stato riconosciuto e valorizzato nei suoi significati anche politici in particolare tra Ottocento e Novecento, sia in ambito accademico, ad esempio nel dibattito francese di inizio Novecento su classicismo e nazionalismo, sia in contesto più propriamente politico e istituzionale, ad esempio con l'esperimento dell'archivio delle traduzioni promosso dalla Società delle Nazioni tra le due guerre e volto ad arginare i nazionalismi attraverso la condivisione letteraria e culturale.

A partire da questi ed altri esempi di come le traduzioni abbiano saputo fondare, irrigare o rivivificare una letteratura altra, ci si propone di studiare analiticamente singoli casi significativi e riflettere sulla possibilità di individuare delle costanti comuni capaci di descrivere e valorizzare il ruolo della traduzione nella storia della letteratura occidentale, dalle sue origini fino alla contemporaneità, tanto attraverso lo studio di esempi concreti, quanto mediante l’analisi diacronica e diatopica degli elementi coinvolti (opere di partenza, agenti culturali, tipologia dei testi di arrivo). Le culture e le letterature “altre” potranno essere parimenti oggetto di indagine, consentendo di verificare l'applicabilità del paradigma interpretativo proposto ad esperienze culturali differenti. Si eviteranno, invece, le trattazioni di teoria della traduzione: il centro focale della riflessione proposta vuole infatti essere, in ogni suo aspetto, la letteratura.

Si elencano, di seguito, a titolo puramente esemplificativo e senza pretese di esaustività, alcuni dei punti di vista secondo cui potrebbe essere esplorato in particolare il tema del rapporto fra traduzione e letteratura, mediante la disamina di casi circoscritti oppure analisi di più lunga durata.


 *   Traduzione come atto fondativo o innovativo di una letteratura, tra continuità e rottura, tradizione e creazione.
 *   Traduzione, adattamento, riscrittura del testo letterario: aspetti linguistici, retorici, poetici.
 *   L'influenza della traduzione dei classici non letterari (la Bibbia, le opere filosofiche e scientifiche, etc.) nel sistema letterario.
 *   Traduzione e nazionalismo letterario: il dibattito sulla traduzione nella storia letteraria, e in particolare le polemiche tra difensori della letteratura nazionale e fautori di un approccio comparatista.
 *   Tradizione manoscritta e/o diffusione a stampa: funzione letteraria (e culturale) delle opere tradotte, secondo le modalità della loro produzione, circolazione e ricezione.
 *   Traduzione e lingua letteraria, tra rinnovamento, resistenza, contaminazione.
 *   Il traduttore come interprete e critico: morfologia, storia e metamorfosi di un mediatore culturale.
 *   “Avere una tradizione è meno che nulla, è soltanto cercandola che si può viverla” (C. Pavese, Prefazione, in Herman Melville, Moby Dick o la Balena, Milano, Adelphi, 1994): come muta il rapporto tra tradizione e traduzione nelle epoche di crisi?
 *   Peso e funzione delle politiche editoriali sulle scelte dei traduttori, sulla percezione delle letterature straniere e sugli sviluppi della tradizione letteraria autoctona.

Si accettano proposte di contributi in italiano, francese, spagnolo e inglese. Chi fosse interessato a partecipare è pregato di inviare un abstract di 300 parole circa, accompagnandolo con una nota bio-bibliografica separata (massimo 150 parole), a [log in to unmask]<mailto:[log in to unmask]> entro e non oltre il 31 maggio 2014. L'esito della valutazione delle proposte avverrà entro il 15 giugno 2014 e i contributi selezionati dovranno essere consegnati entro 30 ottobre 2014, per essere sottoposti alla procedura di peer review.
Per informazioni o chiarimenti contattare i curatori all’indirizzo [log in to unmask]<mailto:[log in to unmask]>.

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Per invio delle proposte, informazioni e chiarimenti: [log in to unmask]<mailto:[log in to unmask]>

Lingua: italiano, inglese, francese, spagnolo

Abstract: 300 parole

Profilo bio-bibliografico:150 parole

Lunghezza massima dei contributi: 50.000 battute spazi inclusi

Invio proposte di pubblicazione (abstract e profilo bio-bibliografico): 31 maggio 2014

Comunicazione di accettazione delle proposte: 15 giugno 2014

Invio testo definitivo del contributo: 30 ottobre 2014

Pubblicazione del fascicolo: marzo 2015

Peer review: sì

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TICONTRE. TEORIA TESTO TRADUZIONE - n°3 March 2015

Monographic section:

«In principio fuit interpres: Translation as the Genesis and Palingenesis of Literature»
edited by Paola Cattani, Matteo Fadini, Federico Saviotti

“È noto che all'inizio di nuove tradizioni di lingua scritta e letteraria, fin dove possiamo spingere lo sguardo, sta molto spesso la traduzione: sicché al vulgato superbo motto idealistico in principio fuit poëta vien fatto di contrapporre oggi l'umile realtà che in principio fuit interpres, il che significa negare nella storia l'assolutezza o autoctonia di ogni cominciamento.” (Gianfranco Folena, Volgarizzare e tradurre, Torino, Einaudi, 19942)

Historically, translation has played a crucial role in the origins and development of the main Western European literatures. In Rome, for instance, Livius Andronicus’ Odusia, the translation of the masterpiece of Greek literature, emblematically lay the foundations for a new literary tradition in Latin, which rested upon the imitation of the hypertext, all the while hybridizing it both linguistically and culturally. Similarly, in the Middle Ages, a great deal of literary production originated from the “translations” – which would nowadays rather be classified as re-writings and adaptations – of contemporary or earlier texts, whose authority resided in being written in an ancient, and therefore more prestigious, language such as Latin, Greek or Arabic. In the Modern Era, translations would be the vehicle for the diffusion of ideas throughout Europe (as well as overseas), allowing the culturally less prolific milieux to emancipate and to partake in the formation of a new literature, together with a new vision of man and society. Such is the case of the intellectual exchange between nations during the age of Enlightenment, as well as during the development of the various Romanticisms, or of the influence of American literature on Italian Neo-realism in the Twentieth century. Indeed, the translation of the masterpieces of the history of thinking, from the Bible to Nietzsche’s oeuvre, deeply affected those literary circles where their reception in the original language would have been improbable or utterly impossible. The intrinsic value of translation has been recognized and appraised all along the Nineteenth and Twentieth century, both by the academic community – see, for instance, the debate between Classicism and Nationalism in early nineteenth-century France – and in the institutional and political context. To name but one example, soon after World War I, the League of Nations promoted the creation of an archive of translations, in order to contribute to appease nationalist feelings by sharing, through translation, the cultural and literary traditions of the European states.

On countless occasions, translation has been able to found, nourish, and revivify a foreign literature. With this monographic session, we aim at analysing single cogent case studies and at investigating whether and to what degree it is possible to identify permanent features apt to describe the role of translation in the development of Western Literature from its origins to the present time. We accept contributions that address single case studies, as well as diachronic and diatopic analyses of the elements involved in the process: source texts, cultural agents, genres of the target texts, etc. We discourage the submission of contributions on the theory of translation, as the focus of this session is exclusively on literature.

By way of example and not limitation, we suggest a list of topics exploring the relationship between translation and literature:


 *   Translation as the founding act - or the innovative input - of a literary tradition: continuity vs. innovation, tradition vs. creation;
 *   Translation, adaptation, re-writing of the literary text: linguistic, rhetorical and poetic aspects;
 *   Influence of the translation of non-literary classics (the Bible, philosophic and scientific works, etc.) in a literary tradition;
 *   Translation and literary nationalism: the debate on the role of translation in the history of literature; the arguments in favour of the national literature and those in favour of the comparativist approach;
 *   The tradition of manuscripts vs. the diffusion of printed copies: literary (and cultural) function of translated texts, considering their production, distribution and reception;
 *   Translation and literary language: renewal, resistance, contamination;
 *   The translator as interpreter and literary critic: morphology, history and metamorphosis of a cultural mediator;
 *   “Avere una tradizione è meno che nulla, è soltanto cercandola che si può viverla” (C. Pavese, Prefazione, in Herman Melville, Moby Dick o la Balena, Milano, Adelphi, 1994): how does the relationship between tradition and translation evolve in times of crisis?
 *   Function and influence of editorial policies on the choices of translators, the perception of foreign literatures and the development of the local literary tradition.

300-word abstract for 40,000-50,000 character papers (approx. 6,500-7,000 words), with a separate, short (150 words) bio-bibliographical note should be sent to  [log in to unmask]<mailto:[log in to unmask]> by May, 31st, 2014. Accepted contributions will undergo peer review before publications.
Please send inquiries to [log in to unmask]<mailto:[log in to unmask]>.

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Language: Italian, English, French, Spanish

Max length: 40,000-50,000 characters (approx. 6,500-7,000 words)

Abstract: 300 words

Bio-bibliographical note: 150 words

Deadline for abstracts & bio-bi: May, 31st, 2014

Notice of acceptance: June 15th 2014

Deadline for accepted contributions: October 30th 2014

Publication: March 2015

Peer review: yes

Mail for abstracts and papers: [log in to unmask]<mailto:[log in to unmask]>


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