School of Languages, Literatures & Culture
Italian Studies Seminar
National University of Ireland, Galway
Amori Sperimentali
Trasformazioni, straniamenti, intensificazioni di un tema classico nella poesia d’avanguardia italiana degli anni Cinquanta-Sessanta
di Francesco Muzzioli
Mercoledì, 26 settembre 2012, 17:00, Arts Millennium Building, Room AM110.
Il tema dell’amore, antichissimo e quasi consustanziale a una certa nozione di poesia, è alla base di tutta la tradizione lirica europea. Con il passaggio alla modernità, segnato in particolare dall’opera di Baudelaire, il tema si complica ulteriormente: per arrivare ai poeti sperimentali degli anni Cinquanta-Sessanta, autori che programmaticamente puntano su un linguaggio difficile proprio per rompere con la tradizione del lirismo sentimentale. Nel clima dell’avanguardia ci sarebbe da supporre che il tema dell’amore sia rigettato tra le banalità, divenga un tabù. Ma non è così. In questi autori, nei quali certamente il livello linguistico-formale salta in primo piano, tuttavia permangono conformazioni tematiche; ed esplorando i testi di Elio Pagliarani, Edoardo Sanguineti, Edoardo Cacciatore e Amelia Rosselli ci si rende conto di un impensato recupero del tema amoroso. Pagliarani, nel suo racconto in versi, tocca i problemi e la conflittualità dei rapporti in una società di rapida industrializzazione. Sanguineti si muove da un lato verso l’automatismo della pura pulsione ma dall’altro (in una sorta di dialettica degli estremi) ritorna addirittura all’istituzione, considerando la coppia e il matrimonio come una cellula di resistenza utopica. Cacciatore coinvolge l’amore nel suo “discorso a meraviglia” come un momento della generale alterazione vitale prodotta dall’energia. La Rosselli, dal canto suo, mette in scena la relazione con il “tu”, in una serie ininterrotta di alti e bassi, di riconoscimenti e di perdite repentine. Se ne può concludere che la forza dell’amore riesce a superare anche le preclusioni sperimentali e a vincerne l’atteggiamento impersonale-rigoroso; ma altresì che gli autori sperimentali sono capaci di reinventare e straniare, nel loro lavoro sul linguaggio, un tema così diffuso e usurato.
FRANCESCO MUZZIOLI
Insegna Critica letteraria all’Università “Sapienza” di Roma. Ha iniziato il suo lavoro negli anni Settanta, puntando soprattutto l’attenzione sulle posizioni di avanguardia, di sperimentalismo e di scrittura alternativa, discutendole sulla scorta di una “teoria materialistica” della letteratura. Come critico ha pubblicato numerosi studi, nonché lavori teorici comprendenti quadri complessivi come Le teorie della critica letteraria (Carocci, 1994; ora in edizione aggiornata, 2005). Recenti contributi sono la polemica sul degrado della critica in Quelli a cui non piace (Meltemi, 2008), la riproposta di una analisi retorico-economica in Letteratura come produzione (Guida, 2010), e il manuale di primo approccio L’analisi del testo letterario (Empiria, 2012).
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Professor Paolo Bartoloni
Head of Discipline, Italian Studies
Arts Millennium Building
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