Here is some news from Italy! Anthony _____ From: CeIS Inform@ [mailto:[log in to unmask]] Sent: 10. februar 2006 12:03 To: Servizio Newsletter Subject: CEIS Roma - News n. 073 del 09/02/2006 ======================================================= C e I S I N F O R M @ : Novità, notizie e approfondimenti dal CeIS ======================================================= Newsletter n.73 del 09/02/2006 SOMMARIO ===== Le Notizie Flash ===== - Bruno Vespa rincontra Don Mario... in una presentazione di un libro ***** Il Notiziario ***** - Si è costituito il Gruppo di Volontariato dei giovani del CeIS - Proseguono i corsi ludico-ricreativi al Ceis ----- Gli Approfondimenti ----- - dal Delfino n.6 Novembre/Dicembre 2005 : Il timone/Diritti e doveri dei cristiani CITTADINI ATTIVI, ANCHE IN POLITICA di don Mario Picchi - dal Delfino n.5 Settembre/Ottobre 2005 : PAROLE E FATTI Intervista con don Mario Picchi di Enzo Caffarelli ____________________________________________________________________ ===== LE NOTIZIE FLASH ===== ____________________________________________________________________ === Bruno Vespa rincontra Don Mario... in una presentazione di un libro === "Via col vento" di Bruno Vespa La lezione di stile di un profondo conoscitore del disagio giovanile. Se la televisione diventa terreno di scontro di genitori in lite... Il fantasma di Don Picchi. Don Mario Picchi è apparso nella sala come un bellissimo fantasma. Più giovane dei suoi non pochi anni, alto, perfino prestante, era tornato in società come reduce da un lungo e proficuo viaggio in un mondo virtuoso e lontano. La Banca di Roma presentava un libro sui giovani scritto da un attivissimo prelato, dinanzi ai vertici della Banca d'Italia, della Segreteria di Stato Vaticana e della Conferenza Episcopale Italiana. Di quel mondo giovanile Don Picchi è uno dei conoscitori più profondi. Ha salvato migliaia di giovanni dalla droga. Per autorevolezza, sobrietà, indipendenza è stato sempre una spanna sopra i suoi pur benemeriti colleghi delle "comunità d'accoglienza". Si è guadagnato gratitudini importanti, ha tracciato un solco fondamentale sulla strada del recupero dei ragazzi in pericolo, si è sempre rifiutato di partecipare alle "guerre per bande" suggerite dalle opposte simpatie politiche di tanti educatori. Ma si è progressivamente isolato. Gli ho chiesto perchè non torna ogni tanto in televisione, dal cui pulpito molti anni fa dette contributi memorabili. Ha sorriso, scuotendo la testa. Nessuna parola, nessun pretesto, nessuna curiosità. Il bellissimo fantasma è tornato subito nel suo operoso rifugio. http://www.ceis.it/notizie/news132.htm ____________________________________________________________________ ***** IL NOTIZIARIO ***** ____________________________________________________________________ *** Si è costituito il Gruppo di Volontariato dei giovani del CeIS *** Con un incontro con Don Mario Picchi, un numeroso gruppo di giovani, tra i quali ex utenti dei programmi di recupero del CeIS, ha costituito ufficialmente il "Gruppo di Volontariato dei giovani del CeIS". Il gruppo, oltre a una grande ricchezza di spirito e di convinzione, offre le proprie capacità e competenze professionali. Questi volontari rappresentano gli "alfieri" della speranza del futuro del CeIS. Le loro attività, sopratutto di animazione e aggregazione, sono iniziate all'interno dei programmi e delle strutture dell'organizzazione e sono "lanciate" verso le strutture territoriali all'esterno del CeIS. Per informazioni e chiarimenti telefonare al 06/59695521 (Nunzia De Maio) http://www.ceis.it/notizie/news133.htm *** Proseguono i corsi ludico-ricreativi al Ceis *** Proseguono con successo le attività ludico ricreative, i corsi e i laboratori del servizio "Tutor" del CeIS aperti a tutti e per tutte le età. Il Centro Italiano di Solidarietà è aperto a tutto il territorio di Roma e, grazie anche all’azione di volontariato, propone e attiva un vero e proprio “Mercato delle Idee” e una “Banca del Tempo Libero". Ecco le attività e le proposte del servizio Tutor che sono in essere presso la sede di via Attilio Ambrosini n.129 a Roma: - Internet-point: Cyber Tutor - Lezioni di alfabetizzazione informatica (su prenotazione) - Corso base di Inglese - Laboratorio di Teatro per aspiranti attori - Corso base di spagnolo (teatrando e ballando...) - Gruppo teatrale “Avanti c’è un posto” - Giochi d'Integrazione - Cineforum d'integrazione culturale - Mundialito di calcetto multi-etnico - Corso di improvvisazione teatrale - ecc. ecc. Tutte le attività e i corsi sono completamente gratuiti!! Di prossima apertura: Martedì 07/03/2006 inizierà un "Corso di improvvisazione teatrale": attraverso le tecniche di improvvisazione, i “giochi teatrali”, l’istintività e il movimento corporeo si approfondirà il rapporto con se stessi e gli altri. A cura di Alberto Mariotti. Le lezioni si terranno tutti i MARTEDÌ dalle ore 18.30 alle ore 20.30 presso il “Salone della Foresteria” di Via A. Ambrosini, n.129 – 00147 Roma Presentazione del corso: martedì 07/03/2006 alle ore 18,30 Per informazioni, chiarimenti ed iscrizioni telefonare al: 06/59605521 oppure 06/54195244 (Servizio Tutor) e-mail: [log in to unmask] http://www.ceis.it/notizie/news134.htm ____________________________________________________________________ ----- GLI APPROFONDIMENTI ----- ____________________________________________________________________ ----- CITTADINI ATTIVI, ANCHE IN POLITICA ----- di don Mario Picchi dal Delfino n.6 Novembre/Dicembre 2005 Il timone/Diritti e doveri dei cristiani Al diffuso scontento di fronte alle istituzioni e alla classe politica in generale, dovrebbe corrispondere, da parte di ogni cittadino, un impegno concreto al servizio della società. Il volontariato è fondamentale, ma non basta. Occorre fare un passo avanti. Negli ultimi tempi si è discusso sull’opportunità e la liceità degli interventi dei vescovi e del clero italiano in questioni considerate proprie della politica. C’è chi sostiene che si tratti di ingerenze nello Stato laico, c’è chi ritiene che invece la Chiesa abbia il diritto e il dovere di far ascoltare la propria voce anche in temi che sono oggetto di leggi del Parlamento. A me pare che il ragionamento da fare sia molto semplice. Primo: non ci sono questioni della politica dalle quali qualcuno, chiunque esso sia, a qualunque classe sociale, economica e culturale appartenga, qualunque sia il suo credo religioso, dovrebbe restarne fuori. La politica è per tutti e di tutti. Secondo: se chiunque nel nostro Paese può esprimere la propria opinione, perché a noi sacerdoti, ai vescovi, e ai cattolici in generale, dovrebbe essere impedito di farlo o li si dovrebbe costringere a parlare da “cittadini” e non anche da “cristiani”, come se le due sfere fossero facilmente separabili o addirittura inconciliabili? Terzo: ogni persona sarà poi libera di condividere le opinioni degli esponenti del mondo cattolico, della sua gerarchia o di chi comunque tale si professa, oppure no... Per approfondire l'argomento cliccare su www.ceis.it/delfino/2005/06/art01.htm ----- PAROLE E FATTI ----- di Enzo Caffarelli dal Delfino n.5 Settembre/Ottobre 2005 Intervista con don Mario Picchi: appuntamento bimestrale con il presidente del CeIS di Roma per discutere problemi, fenomeni e fatti di cronaca che hanno interessato l’opinione pubblica negli ultimi tempi. *** "Don Mario, stiamo vivendo momenti drammatici, in cui al terrorismo e alle guerre note si aggiungono calamità naturali e incidenti giganteschi, e inoltre le tantissime guerre dimenticate, sparse nei continenti..." *** Sei anni fa numerosi premi Nobel si riunirono per denunciare queste guerre. Se ne contavano 130. Oggi non sono meno di allora. E dovremmo rifletterci ogni momento: le guerre non sono solo quelle filmate minuto per minuto dalle tv di tutto il mondo, o che si seguono in diretta su Internet come una partita di calcio... Di alcune non sappiamo nulla. Altre le scopriamo quando c’è una giornata di strage o quando un occidentale, magari un missionario italiano, è vittima di un esercito governativo o di un gruppo di ribelli. Oggi si parla non solo e non più di “Stati deboli”, ma di “Stati falliti” e guarda che rappresentano un pericolo gravissimo. Non lo dico io, lo dicono documenti ufficiali di organismi sovranazionali, esperti mondiali. Due miliardi di persone vivono in situazioni drammatiche non solo per la povertà, ma soprattutto per le diseguaglianze sociali e la corruzione. Non solo in Africa o in America Latina: e questo scenario alimenta il traffico di armi e droga e diventa un focolaio di terrorismo globale. Gli Stati “falliti” sono quelli in cui il governo ha perso il controllo del territorio o il monopolio dell’uso legittimo della forza, dove le istituzioni statali sono corrotte o illegali o inefficienti, dove manca l’autorità per prendere decisioni collettive. Dove la dissoluzione si manifesta in conflitti armati, dominio del mercato nero, assenza di servizi pubblici, disobbedienza civile su larga scala, carestie, epidemie e flussi di rifugiati. Questo XXI secolo ha ereditato un nuovo grande disordine mondiale, ha ereditato stati deboli e in via di dissolvimento. E flussi crescenti di profughi, rifugiati... *** "E purtroppo l’informazione è così carente e talvolta così parziale." *** È carente, o del tutto assente, su questi temi fondamentali per il futuro di tutti. È invece onnipresente quando una tragedia è provocata da forze naturali: terremoti, uragani, inondazioni... Ma poi ci sono tragedie naturali alle quali possono concorrere anche i gas venefici che inviamo nell’atmosfera, i disboscamenti su larga scala o altre azioni dell’uomo. Che sono scelte politiche ed economiche. Volute, insistite, e non osteggiate, per salvaguardare gli interessi economici dei più ricchi. E anche qui l’informazione manca, non conosciamo la verità. Continuiamo a seguire le beghe dei nostri politici, sempre in prima pagina, sempre in apertura nei telegiornali: se questo o quello deve dimettersi, se questo o quello sta manovrando per essere eletto qui o lì. E questo scenario pietoso finisce per coprire e nascondere perfino i gravi problemi sociali di casa nostra, le tante persone senza un tetto, senza cibo, senza speranza che popolano anche le città e i paesi italiani... *** "Insomma, non basta più, per educare i giovani, leggere il quotidiano in classe?" *** Certo che no. Ma preparare gli educatori a formare a loro volta coscienza critiche non è cosa da poco. I nuovi mezzi di comunicazione, la telematica, internet, da una parte permettono a più persone di esprimere, comunicare tra loro, far sentire le proprie opinioni, smascherare le falsità. Dall’altra parte, però, sono facile veicolo di manipolazioni e di menzogne. In tempi passati, o in altri Paesi, opporsi anche con la parola a dittatori e regimi voleva dire certamente lottare per la libertà e la democrazia. In un sistema mondiale complesso, dove il potere politico, quello economico e quello mediatico s’intrecciano, si fondono e si confondono, è più difficile cercare, trovare e comunicare la verità. E anche quando scopri le rovine ambientali e sociali provocate dalla corsa al denaro e al potere, è assai difficile sapere cosa fare... Per approfondire l'argomento cliccare su www.ceis.it/delfino/2005/05/art04.htm --------------------- Per chiarimenti, risoluzione problemi (es. mail ripetute dello stesso messaggio, allegati con dimensioni eccessive ecc.) siete pregati di contattarci: nel tempo più breve possibile cercheremo di risolvere gli eventuali inconvenienti. Questa e-mail viene inviata a tutti gli utenti che entrano in contatto con il CeIS in accordo con le norme in vigore sulla Privacy (art. 196/2003). 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