Completamente d'accordo con il collega Cervigni, rivolgo anch'io la stessa
domanda a Gnisci
Jone Gaillard
Melbourne, Australia
----- Original Message -----
From: Dino Cervigni <[log in to unmask]>
To: <[log in to unmask]>
Sent: Thursday, April 22, 1999 1:37 AM
Subject: Re: guerra in Serbia
> Gentile Gnisci,
> ho letto quanto ha voluto comunicare ai membri di questa lista. In questa
> sua comunicazione non ho letto nulla a proposito del comportamento dellA
> Serbia. Puo' comunicare ai suoi colleghi che l'hanno ascoltato anche in
> altre occasioni che cosa pensa di quello che La Serbia sta facendo
> soprattutto nel Kosovo? La prego di essere chiaro e semplice. Gli
> "esuli" italo-amemricani negli Stati Uniti, e altri ancora al di fuori
> dell'Italia, sono abituati a un linguaggio, diciamolo alla italiana,
> trasparente.
> Sempre disposti al dialogo.
>
>
> Dino S. Cervigni
> Annali d'Italianistica
> UNC-CH, CB # 3170
> Chapel Hill, NC 27599-3170
> http://metalab.unc.edu/annali/
> fax: (919) 962 5457
> home (919) 942 3582
>
>
> On Tue, 20 Apr 1999, Armando Gnisci wrote:
>
> > Date: Tue, 20 Apr 1999 08:10:39 +0200
> > From: Armando Gnisci <[log in to unmask]>
> > Reply-To: [log in to unmask]
> > To: [log in to unmask]
> > Subject: guerra in Serbia
> >
> > Grazie della collaborazione e saluti da Armando gnisci.
> >
> >
> > 19 aprile '99
> >
> > Illustre Direttore Scalfari,
> > Il Suo giornale è ricco di pareri sulla guerra nei Balcani
> > espressi da grandi intellettuali stranieri e italiani. Sostengo che
> > specialmente quelli italiani danno tutto il senso della vanità parassita
e
> > mercenaria prodotta oggi dalle "menti" occidentali. Una vanità che
stende
> > la sua pasta tra un estremo segnato dal cinismo (ormai) trascendentale
di
> > Asor Rosa - del quale segnalo la sentenza: "Lasciamo perdere i casi
> > africani: milioni di neri privi di qualsiasi identità la cui presenza
sulla
> > faccia della Terra non può davvero interessare nessun essere
civilizzato"
> > (6 aprile, prima pagina di "Repubblica"), che costituisce la vetta del
suo
> > imperturbabile trascendentalismo del disumano - e l'altro estremo
occupato
> > dalle fumisterie di Ceronetti: karma, sperma, sfingi, destino...(18
aprile,
> > sempre in prima pagina).
> > Io sono un intellettuale marginale e in esilio nell'Occidente dove
nacqui,
> > crebbi, vivo e lavoro. Per me - e non solo per me - la punizione
> > distruttiva ( più che "guerra") che stiamo infliggendo alla Serbia in
nome
> > della libertà degli albanesi del Kosovo rappresenta un passo importante
e
> > nuovo nella strategia dell'imposizione del "nuovo ordine mondiale" che
la
> > macchina globale del profitto capitalista, guidata - nel senso della
guida
> > dell'autista, non della guida spirituale, ideologica o politica - dai
> > pupazzi della Casa Bianca, del Congresso e del Pentagono, sta
realizzando
> > sul pianeta e contro la specie umana, anche nel cuore dell'Europa e con
la
> > complicità coatta e grottesca delle socialdemocrazie di Eurolandia. Chi
> > legga Le Monde diplomatique può avere qualche argomento per potere, se
> > vuole, accedere a questa prospettiva; o per lo meno, può sapere che
esiste
> > anche questo tipo di analisi critica in Occidente.
> > Da intellettuale europeo che si ribella al "nuovo ordine" e cerca di
> > mantenere attivo l'impulso e inesausta la responsabilità della rivolta
> > contro il senso di una schiacciante impotenza soggettiva e contro
l'inferno
> > "democratico" che lo circonda, nella mia misura cerco di andare oltre
> > l'analisi critica e il pacifismo impotente e di proporre una forma di
> > opposizione civile, trascurabile, lo so bene, ma spero condivisibile e
> > assecondabile da qualcuno: io dichiaro il mio embargo agli Stati Uniti
> > d'America.
> > Nell'immediato e in concreto: ritiro i miei scritti da tre volumi
> > collettanei in corso di pubblicazione dall'Università di Bloomington
> > (Indiana), da quella di Miami (Ohio) e da quella dello Iowa; ritiro la
mia
> > partecipazione ad un Convegno del prossimo ottobre organizzato dal
> > Darthmouth College sulla East Coast. Continuerò a collaborare con lo
> > scrittore kenyota Ngugi wa Thiong'o (New York) e con lo scrittore somalo
> > Garane Garane (South Carolina), esuli negli States. Aggiungo che nel
2001
> > conto di andare a lavorare, in congedo dalla mia, presso l'Università di
> > Cotonou in Benin e presso quella di Ouagadougou in Burkina Faso. Poca,
> > pochissima cosa? questa è la nostra povertà. Ma è più del niente della
> > disperazione e dell'indifferenza e infinitamente di più del decesso
della
> > mente e dell'azione critica in Occidente.
> > Mi figuro la smorfia glaciale sottobaffo di Asor Rosa e Ceronetti fare
> > spallucce alzando le cornee al cielo. Cerco di osservarli con la pupilla
> > destra di Marcos e con la pupilla sinistra del Budda.
> > Suo Armando Gnisci
> > (professore di Letteratura comparata a "La Sapienza")
> >
> >
> > Via delle Costellazioni 183, 10/B
> > 00144 Roma
> > e-mail <[log in to unmask]>
> >
> >
> >
>
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