>From prof. Remo Ceserani, Comparative Literature, University of Bologna
It might be of interest to all the members of this list to read the
following document which was recently sent to the Italian Minister of
Education and Research. Similar documents have been subscribed by various other
scholarly groups and organizations. The distribution of research funds both
in the sciences and the humanities is decided in Rome by a committee of
five members, nominated by the Minister. The committee submits each
application to at least two anonymous referees. This was the first year in
which this new procedure was applied. The committee has assigned a very
large part of the available funds (that is, almost 1 milliard of Italian
lire for the first year) to a research project headed by professor Mirko
Tavoni of Pisa which aims at constituting an electronic library of Italian
texts. A newsgroup has been formed to discuss this delicate matter at:
http://cam07a.sta.uniroma1.it/unicofi/iniziale.html
......................
Il direttivo dell'associazione per gli studi di teoria e storia comparata
della letteratura, riunito per un seminario di lavoro tenutosi nei giorni 8
e 9 febbraio 1998 presso il Dipartimento di Filologia dell'Universita' della
Calabria, ha esaminato le decisioni prese dal Comitato dei garanti in merito
alle domande di cofinanziamento presentate nell'anno 1997 al MURST (ex 40%,
D. M. 23 aprile 1997, n. 320), e ha unanimamente espresso una vivissima
preoccupazione per i risultati di questa prima esperienza che, nel settore
della ricerca umanistica e letteraria, appaiono molto squilibrati e
fortemente punitivi per interi gruppi e progetti di ricerca, che pure sono
spesso per riconoscimento della comunita' scientifica nazionale e
internazionale considerati d'avanguardia.
A tutti i presenti e' apparso evidente che la selezione compiuta e'
risultata vistosamente squilibrata rispetto alle tradizioni di ricerca vive
nel nostro paese, riducendo per esempio a un mero contributo simbolico aree
come quelle della francesistica e dell'anglistica e americanistica,
escludendo del tutto la germanistica, restringendo a un solo progetto il
vasto campo dell'italianistica, per non parlare di altre e pure importanti
aree letterarie. Agli studiosi presenti e' apparso quasi una beffa il fatto
che, con poco rispetto dello spirito e della lettera dei disposti relativi
ai "progetti di rilevante interesse nazionale", si e' deciso di finanziare
con un milione (!) un progetto padovano, presentato da una sola unita'
proponente, e dedicato alla "comparazione delle protolingue uraliche e
indoeuropee", mentre si e' totalmente ignorata l'area, ormai vigorosa anche
se giovane, della comparatistica e della teoria letterarie. A nessuno e'
inoltre sfuggito un altro evidente fattore di squilibrio: si sono
privilegiati i progetti dediti alla raccolta e al trattamento di
"cataloghi", "repertori", "archivi", "atlanti", "corpus", "biblioteche",
"vocabolari", cedendo evidentemente all'idea che l'accumulo informatico dei
dati sia di per se' capace di creare conoscenza e ignorando che occorre
accompagnare tale lavoro con momenti di piu' ampia riflessione storica e
teorica e di discernimento e confronto critico. Oltretutto non sono pochi
coloro che pensano che i progetti di raccolta e accumulo di dati e
materiali, per la quantita' stessa delle risorse necessarie e per la
necessita' di supporti tecnici specializzati e applicabili anche ad altri
lavori e ricerche (archivi, biblioteche, banche dati), sembrano piuttosto
avere la natura di progetti speciali, eventualmente da finanziare con il
sostegno di istituzioni apposite e laboratori di ricerca pubblici e privati.
Tutti i presenti si sono dichiarati convinti che questa loro protesta, in
cui vengono espresse le perplessita' e il disagio provati da una comunita'
di studiosi di fronte alle decisioni prese, non deve essere interpretata
come una reazione conservatrice e nostalgica delle vecchie pratiche di
finanziamento indifferenziato e a pioggia. Uno dei punti su cui tutti i
presenti si sono dichiarati concordi e' che, in un paese come il nostro,
frammentato e complesso, e in una comunita' scientifica come la nostra,
pochissimo omogenea e percorsa da tensioni corporative, scarsamente guidata
da istituzioni forti e di sicuro prestigio, qualsiasi procedimento di
selezione delle richieste di finanziamento deve avvenire attraverso
procedure assolutamente trasparenti, costringendo ogni persona e gruppo ad
agire con responsabilita' e a conquistarsi, con un'azione chiara e
convincente, una delega da parte di una comunita' scientifica che non e'
disposta a darla a priori a nessuno.
Ringraziando per l'attenzione, a nome del direttivo dell'associazione, il
suo presidente
prof. Remo Ceserani
[log in to unmask]
%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%
|