Egregi membri di italian-studies:
Sto avviando la tesi sulla metrica dantesca ad un buon fine, ed adesso che
mi sono iscritta a questa lista vorrei fare un sondaggio che servira' alla
mia ricerca. Se potrete cortesemente rispondermi, saro' molto grata.
Vorrei sapere le seguenti cose:
1. Qual e' la forma che preferite usare per l'endecasillabo di Dante? Ci
sono, per esempio, vari modelli tradizionali dell'endecasillabo maiore e
dell'endecasillabo minore (la forma preferita dalla maggior parte degli
studiosi italiani, se ho capito bene), ma ci sono altri varianti proposti
di recenti, come quelli di Di Girolamo (# P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8
P9 P10 # (s(s)) e di Roman Jakobson. Potreste mandarmi per e-mail a) la
forma che Voi, personalmente, preferite e 2) la forma che i Vostri maestri
Vi hanno insegnato quando studiavate Dante al liceo?
2. Secondo voi, dove caddono gli accenti principali del verso?
3. E' obbligatoria o no la caesura? Se e' obbligatoria, in che senso e'
obbligatoria? Come una pausa che va rispettata quando uno legge il verso
ad alta voce? O e' una pausa "virtuale" come quella dell'esametro latino?
4. Quale manuale di metrica italiana preferite usare?
Nell'attesa di Vostre risposte, distintamente Vi saluto.
Mary Refling
Dept. of Italian
502 Hamilton Hall
Columbia University
New York, NY 10027
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