Cari colleghi,
Vi ringrazio tutti dei dotti messaggi mandatimi a proposito delle cipolle. La
domanda e' stata nelle intenzioni tutt'altro che oziosa, percio' mi rallegro che le
vostre risposte abbiano preso sul serio una cosa del genere.
Ben sappiamo che alla personalita' letteraria del Boccaccio i giochi di parole e i
`puns' non furono per niente alieni, anzi nella novella di Fra Cipolla e in bocca
dello stesso Cipolla se ne trova una ricchezza o imbarazzo tale da attirrare
l'attenzione critica di un vasto numero di studiosi, tra cui Hollander, Usher, O
Cuilleanain, i quali ci hanno gentilmente scritto a questo proposito. Sappiamo
altrettanto che in una copia della `Naturalis historia' del Plinio, laddove si parla
delle varie qualita' delle cipolle, il Boccaccio postillo': `Nondum certaldenses
erant', idea scherzosa che si affaccia anche nella novella. Da queste e altre
informazioni si desume che Cipolla (uomo e legume) e' in qualche modo proprio di
Certaldo; e che, se e' vero che ci nacque pure il Boccaccio, tra il Cipolla e il
Boccaccio ci potrebbe benissimo esistere una certa parentela. Secondo questa
ipotesi, Cipolla sarebbe il sosia parodistico del Boccaccio cosi come a sua volta lo
sarebbe Guccio di Cipolla (donde forse gli strati, le `tuniche' , `layers' delle
cipolle?). A proposito del legame Cipolla-Boccaccio, Cipolla-Guccio ho altre cose
da proporre, ma in questa sede non conviene pubblicare troppe idee inedite.
Purtroppo.
Avendo letto quasi tutta la vasta critica (inclusi libri e articoli di Hollander, O
Cuilleanain, Usher e molti altri) e non avendoci trovato discussioni sul nome
Cipolla, mi era parso opportuno consultare i membri di questa nostra Lista.
Finora ho ricevuto in tutto 17 messaggi (di cui parecchi indirizzati direttamente a
me), i quali forniscono una solida base di materiali per fare un profilo storico e
culturale della fortuna della cipolla. Ora, grazie a voi, c'e' tutto un mondo di fonti e
analogie nuove da esplorare (tra cui Ovidio, Alberto Magno, esegeti bibblici,
Chaucer, Umberto Eco, Plinio il Vecchio, Petrus de Crescentiis, il `Theatrum
sanitatis', il `Regimen Sanitatis Salerni', manuali farmacologici scritti in periodo
anglo-sassone) nonche' riferimenti a vari studi moderni su materie che non sono di
mia competenza.
Alcuni rispondenti hanno fornito preziose notizie ben documentate sugli effetti (dei
quali per esperienza siamo tutti un po' specialisti!) delle cipolle. Ricordo alcuni
effetti delle cipolle: non favoriscono l'atto venereo; `they bind the viscera'; si
mutano in acqua e potenzia il coito ma danno pesantezza al capo; hanno proprieta'
medicinali e vengono adoperati come antibiotici e abortivi. Infine ricordo il caso di
Celestino V, il quale durante la Quaresima non mangiava che otto cipolle, dieta che
con ogni probabilita soddisfaceva al suo pio desiderio di soffrire quanto piu'
potesse la pena intestinale, ma che doveva riuscire altrettanto sgradevole ai
sensi dei suoi poveri cardinali!
Saluti da Paul
Prof. Paul Diffley
e-mail: [log in to unmask]
%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%
|