Conoscete Roberto Vacca? Non e' solo uno scrittore italiano, e' anche un
ingegnere, ha insegnato calcolatori elettronici all'universita', ha fatto
il dirigente industriale. E' romano, e' nato nel 1927.
In Italia e' piuttosto noto perche' ha scritto alcuni saggi di carattere
divulgativo e anche alcuni romanzi e racconti.
In particolare c'e' un romanzo di cui vorrei parlare. Si intitola: "Il
labirinto della memoria". E' una storia scritta a quattro mani con
Cristiana Ambrosetti. Non e' un bel romanzo. Primo perche' e' noioso nello
stile (le sue formule espressive sembrano quelle della pubblicita' o delle
riviste che danno consigli sentimentali alle donne); secondo perche' il
racconto indulge ai vezzi della sceneggiatura per il cinema (il che sulla
pagina stampata a me risulta noioso da leggere); terzo perche' la "fabula"
cioe' la trama di fondo del racconto e' semplicemente incredibile rispetto
al modo del racconto realistico che lo scrittore si e' scelto.
Malgrado cio' e' un libro che mi ha fatto compagnia un inverno in cui stavo
in casa e allattavo mio figlio Mario, nato da poco; e poi mi ha fatto
compagnia qualche altra volta la sera prima di dormire, aiutandomi a
riconciliarmi col mondo e a prendere sonno in pace. Mi domando ogni tanto
il perche'. Cos'ha questo brutto libro che mi piace tanto?
Se vi interessa ve lo racconto la prossima volta.
Nanda Cremascoli
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