italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Dear colleagues,
The Graduate Students' Association of Italian Studies (University of
Toronto) is pleased to announce the conference
Philological Concerns: Textual Criticism throughout the Centuries
(PLEASE SCROLL DOWN FOR ITALIAN CFP)
Toronto, 2-4 May 2012
Keynote Speaker To Be Announced
In his 1999 article titled "The 'New Philology' from an Italian
Perspective", published by Text: An Interdisciplinary Annual of
Textual Studies, Alberto Varvaro asserts that "in Italy it is almost
impossible to become a university professor of Romance philology or of
Italian literature unless one has done a critical edition". In fact,
for a long time, and in spite of Benedetto Croce's dismissal of
textual reconstruction as a merely mechanical operation, philology has
been defined by many as the only way toward accurate literary
criticism and interpretation.
Nevertheless, this tradition continues to be the focus of debate among
scholars, due in part to opposing views of the philologist's role, new
theoretical and methodological perspectives, and the introduction of
new technologies to the field.
In light of these issues, the Graduate Students' Association of
Italian Studies at the University of Toronto will host an
interdisciplinary conference seeking answers to the following questions:
To what extent can philology support the interpretation and / or
translation of texts?
Is the role of philology really a purely ancillary one, as suggested
by Croce, and still argued by some scholars today?
Can philology provide a scientific platform where all humanistic
disciplines can intersect?
Is accurate criticism of a work possible even if interpretation of it
is not based on its definitive reconstruction?
How has the traditional understanding of a critical edition changed in
light of new technological developments?
With which additional tools must researchers be provided? To what
extent do these tools vary in relation to different traditions (e.g.
printed vs. manuscript traditions)?
Possible topics may include but are not limited to:
editions (critical, digital, interpretive, translations, etc.)
variants (authorial, genetic, stop-press, etc.)
new technologies in the field of philology
new criteria for critical editions
traditions in textual criticism (Italian vs. English or French, etc.)
Both graduate students and faculty are encouraged to submit proposals
in either English or Italian. Contributions from other disciplines are
welcome, provided that their primary focus is Italian literature. All
speakers will have the opportunity to submit their papers, in article
format, for possible inclusion in the conference proceedings. Selected
peer-reviewed articles will be included in the publication.
Please send abstracts (250 words max.) and a brief biography (100
words max.) by 15 March 2013 to [log in to unmask]
Questioni filologiche: la critica testuale attraverso i secoli
Presto sarà annunciato il keynote speaker
In un articolo del 1997 intitolato "La 'New Philology' nella
prospettiva italiana", pubblicato in Alte und neue Philologie, Alberto
Varvaro afferma che in Italia «quasi non si vince una cattedra
universitaria di filologia romanza o di letteratura italiana se non si
è fatta una edizione critica». Per molto tempo infatti, nonostante la
svalutazione della ricostruzione critica dei testi letterari da parte
di Benedetto Croce, che la riteneva un'operazione puramente meccanica,
la filologia è stata identificata da molti come l'unica strada verso
l'interpretazione e la critica letteraria.
Del resto, questa stessa tradizione continua ad essere al centro del
dibattito tra gli studiosi, in parte a causa dei punti di vista
opposti in merito al ruolo filologico, di nuove prospettiche teoriche
e metodologiche, e dell'introduzione di nuove tecnologie in questo
ambito di studi.
Alla luce di tali questioni, la Graduate Students' Association of
Italian Studies dell'Università di Toronto ospiterà una conferenza
interdisciplinare per cercare di rispondere ai seguenti interrogativi:
Fino a che punto la filologia può supportare l’interpretazione e/o la
traduzione di un testo?
Il ruolo della filologia è davvero meramente ancillare, come pensava
Croce e come ancora oggi pensano alcuni studiosi?
La filologia può fornire una piattaforma scientifica sulla quale tutte
le discipline umanistiche siano in grado di interagire?
È possibile produrre saggi critici accurati di un testo letterario
anche se l'interpretazione non si basa sulla sua definitiva
ricostruzione?
Come è cambiata la concezione tradizionale di un'edizione critica alla
luce dello sviluppo di nuove tecnologie?
Di quali ulteriori strumenti si devono dotare i ricercatori? In che
misura questi si differenziano in base alle diverse tradizioni (per
esempio, quelle a stampa rispetto a quelle manoscritte)?
Eventuali temi di discussione possono includere, ma non in modo esclusivo:
edizioni (critiche, digitali, interpretative, traduzioni, ecc.)
varianti (d'autore, di tradizione, di stampa, ecc.)
nuove tecnologie nell’ambito della filologia
nuovi criteri per le edizioni critiche
tradizioni di studi diverse nella critica testuale (quella italiana
rispetto a quella inglese o francese, e così via)
Dottorandi e professori sono invitati a presentare le loro proposte in
inglese o in italiano. Saranno prese in considerazione relazioni
provenienti anche da altre discipline, purché siano focalizzate sulla
letteratura italiana. Tutti i relatori avranno l'opportunità di
inviare i loro contributi, in forma di saggio, per una possibile
inclusione negli atti del convegno. I saggi, sottoposti alla
valutazione di un comitato scientifico, saranno pubblicati negli atti.
I riassunti delle relazioni (per un massimo di 250 parole), corredati
di una breve biografia (100 parole al massimo), potranno essere
inviati entro il 15 marzo 2013 a [log in to unmask]
We look forward to receiving your proposals.
Best regards,
The GSAIS Conference Committee
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