italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Dear colleagues,
I am pleased to circulate details of the forthcoming presentation below, and of the other texts in this new series from ETS.
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Per la serie di incontri “Alterazioni. I Mercoledì di Altera”
(collana di intercultura di genere, curata da Liana Borghi e Marco Pustianaz)
Organizzazione: Biblioteca della Casa delle Donne di Pisa
in collaborazione con Edizioni ETS e Biblioteca Universitaria di Pisa
Sala storica della Biblioteca Universitaria di Pisa, ore 17
16 maggio 2012: presentazione del nuovo volume della collana
Canone inverso. Antologia queer
a cura di Elisa A.G. Arfini e Cristian Lo Iacono
Instabile e infedele conglomerato di senso, il queer è presentato come un metodo di critica permanente a una socialità sessuale e di genere normalizzata e assimilata. I testi che compongono il volume, tradotti per la prima volta, ci introducono in un laboratorio in cui gli strumenti del pensiero contemporaneo (marxismo, psicanalisi, femminismo, linguistica strutturale, studi culturali) sono usati per scandagliare il dibattito pubblico, accademico, e l’attivismo LGBT americano ed europeo dalla fine degli anni Ottanta ad oggi. Le autrici e gli autori che presentiamo tematizzano la tensione tra instabilità del desiderio e persistenza delle norme identitarie, la valenza pubblica degli affetti, la contestazione del mito della visibilità e della rispettabilità gay e lesbica, la resistenza alle dinamiche che generano nuove forme di abiezione dietro la facciata di una politica integrazionista della sessualità. L’orizzonte che si apre fa spazio a una politica che viene dopo l’identità e a un’etica antisociale e non riproduttiva. Canone Inverso offre una visione del queer come pratica teorica all’interno di discipline diverse, non pacificata e politicamente trasformativa.
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Negli incontri precedenti sono stati presentati tutti i volumi editi sinora per le edizioni ETS
www.edizioniets.com<http://www.edizioniets.com>
Il Sorriso dello Stregatto
Liana Borghi, Clotilde Barbarulli
Il Sorriso dello Stregatto incrocia due temi tra il teorico e il narrativo: il rapporto fra figura e azione nella cultura delle donne, e la declinazione dell’affetto nella letteratura e nell’arte – da espressione dell’essere a passione e sentimento. I saggi discutono di transizioni nelle guerre, nelle migrazioni, nelle inquietudini di scrittrici e artiste di ieri e di oggi, interrogando in vario modo i codici e il potere. Rappresentano figure, figurazioni, mappe cognitive radicate nell’indagine della soggettività e del corpo femminile; evidenziano passaggi, dislocazioni, transiti fra culture e linguaggi, percorsi urbani e confini-recinti, affetti tristi e/o negativi. Madeleine de Scudéry, una nonna caraibica, le Futuriste, Käthe Kollwitz e Hanna Höch, Gina Pane, Cindy Sherman, Shirin Neshat e Marjane Satrapi, si incrociano con scrittrici migranti come Kaha Mohamed Aden, Igiaba Scego, Dionne Brand, Kamila Shamsie, Suad Amiry, rifugiati e non-persone nella Porta Sud della Fortezza Europa. Tra di loro e con loro si svolge il discorso sull’affetto, in un viaggio neurale attraverso l’intreccio corpo-mente che porta a ripensare affetto e tecnologia insieme.
E infine una domanda: con tanta ricchezza passata e presente, che ne è del talento delle donne?
Con saggi di: Joan Anim-Addo, Clotilde Barbarulli, Liana Borghi, Luciana Brandi, Anna D’Elia, Monica Farnetti, Federica Frabetti, Luisa Rosti, Paola Zaccaria, Franca Zoccoli
Maschilità senza uomini
Judith Halberstam (a cura di Federica Frabetti)
Maschilità senza uomini propone quattro scritti di Judith Halberstam, figura di riferimento degli studi queer angloamericani nota a livello internazionale e non ancora tradotta in Italia. Questa raccolta è un'eccellente introduzione al concetto di 'maschilità femminile' in tutte le sue sfaccettature teoriche, culturali e storiche, e presta un'attenzione particolare al fenomeno delle drag king nel contesto angloamericano degli anni Novanta. Essa presenta inoltre i principali assi attorno ai quali si è sviluppato il pensiero di Halberstam in anni recenti, con lo spostamento del concetto di 'queer' al di fuori delle comunità gay, lesbiche e transessuali/transgender, e la sua estensione a soggetti politici che appartengono a culture caratterizzate da un'esperienza del tempo alternativa alle forme socioculturali dominanti, con implicazioni di estremo interesse per il contesto italiano. L'ultimo capitolo della raccolta, inedito anche negli Stati Uniti, propone alcune recentissime riflessioni sulle prospettive degli studi queer, tra cui una analisi politica provocatoria e innovativa del concetto di fallimento.
Scrittrici migranti. La lingua, il caos, una stella
Clotilde Barbarulli
Undici saggi su scrittrici migranti che scrivono in italiano nella complessità ibridata dell'oggi. Sono scritture di confine che si esprimono in termini di spazi, percorsi, orizzonti. Sono figur/azioni situate tra l'intimo e il globale che scompaginano logiche di potere, sfruttamento ed esclusione giocando fra lingue, immaginari e culture. Le parole migranti di Toni Maraini, Kaha Aden Mohamed, Gabriella Ghermandi, Assia Djebar, Suad Amiry, Ubah Ali Farah, Fabrizia Ramondino, Christiana De Caldas Brito, Gabriella Kuruvilla, Hélène Cixous, Fatou Diome, Jarmila O_kayová, Agota Kristof e tante altre offrono percorsi affettivi e intellettivi aprendosi a conflitti, mediazioni, precarietà, ingiustizie e speranze. Evocano l'utopia di un mondo-mosaico fra storie incrociate condivise.
Queer in Italia
a cura di Marco Pustianaz
In un paese che con difficoltà si scontra con le richieste di diritti civili delle coppie e delle famiglie omosessuali isolandosi sempre più dall'Europa Occidentale, quale spazio può avere la dimensione più radicale dell'idea non di normalità, bensì di impossibilità e infelicità della normalità?
Queer in Italia nasce dallo scoramento di fronte all'assenza di spazi comuni per una riflessione critica intorno ai temi della sessualità non normativa, dei corpi non accettabili, delle politiche sessuali e delle pratiche di desiderio. Fino a che punto un termine straniero e inizialmente alieno come queer può servire ad aprire uno spazio di desiderio che cambi il volto del presente? Forse la convinzione che ci muove è che, in controluce, il qui e ora sia già altro, il qui sia già queer.
Queer in Italia è l'esito a più voci di un questionario inviato dal curatore a 25 attivisti, intellettuali, accademici, dissidenti sessuali e di genere, ricercatori precari (o tutto ciò insieme) - gay, lesbiche, trans, etero dissidenti - con otto domande intorno al senso, alla funzione e alla ricezione nostrana delle teorie e posizioni queer elaborate oltreoceano e in Europa.
Queer in Italia è un questionario aperto, un viaggio non concluso. Per continuare il dialogo, lettori e le lettrici potranno rispondere alle stesse domande che hanno dato origine al libro inviando i loro testi all'indirizzo email della collana: [log in to unmask]<mailto:[log in to unmask]>
Asincronie del femminismo. Scritti 1986-2011
Paola Di Cori
La discontinuità, la sospensione, l’intermittenza, sono requisiti caratteristici delle pratiche femministe degli anni ’70. Tentare di ricostruire alcuni episodi di quelle esperienze assai speciali, significa declinare la storia nel tempo del futuro anteriore e nelle sue asincronie, considerare gli eventi in perenne tensione rispetto a un momento ancora da venire.
Attraverso le pagine degli scritti qui raccolti emerge la necessità di effettuare un radicale spostamento di prospettiva: rivolgere la direzione dello sguardo in avanti anziché orientarlo all’indietro; analizzare i materiali del passato per ciò che in essi compare solo in forma appena abbozzata e può essere ripreso, ulteriormente spostato e rianimato; da ciò dipende la capacità di agire e di immaginare il tempo davanti a noi. Nella rappresentazione storica di altre epoche torna così in posizione centrale l’elemento desiderante, il ruolo fondamentale svolto dalle passioni nel guidare i comportamenti umani.
Nel volume si affrontano la temporalità nell’autooscienza, la ricomparsa delle donne di destra nella politica degli anni ’90; e poi: l’ascolto e il silenzio nei collettivi, il rapporto tra storia e autobiografia, la categoria di genere, le difficili relazioni tra femminismo e università, il recente biennio pornocratico.
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