If someone is interested i can send all the entire abstract via private
message (.doc, italian), just write me. Best,
D.
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From: "Magliocco, Sabina" <[log in to unmask]>
Sent: Saturday, August 20, 2011 9:21 PM
To: <[log in to unmask]>
Subject: Re: [ACADEMIC-STUDY-MAGIC] Fairies in Monferrato
> Just curious: is anyone on this list familiar with the work of Paolo
> Portone, whose paper will be presented at this conference? I haven't been
> able to find much in the way of his publications. Perhaps he's a young
> scholar or graduate student?
>
> Best,
> Sabina
>
> Sabina Magliocco
> Professor
> Department of Anthropology
> California State University - Northridge
> [log in to unmask]
> ________________________________________
> From: Society for The Academic Study of Magic
> [[log in to unmask]] On Behalf Of Davide Ermacora
> [[log in to unmask]]
> Sent: Saturday, August 20, 2011 5:16 AM
> To: [log in to unmask]
> Subject: [ACADEMIC-STUDY-MAGIC] Fairies in Monferrato
>
> Potentially of great interest. An italian meeting about Fairies among
> anthropology, folklore studies and philological perspectives (italian
> language only, with something in french).
> D.
>
>
> Fate: madri, amanti, streghe
>
>
> Rocca Grimalda (AL), 17-18 settembre 2011
>
> XVI Convegno internazionale
>
>
>
> Sabato 17 settembre, ore 14, 30: apertura convegno
>
> SALUTI delle 'autorità'
>
> Sonia Maura Barillari, Presentazione convegno
>
>
> ore 15, sessione pomeridiana
>
>
> Laurence Harf, Université Paris III 'la Sorbonne nouvelle', Amadas et
> Ydoine et la poétique de la féerie
>
> Martina Di Febo, Università di Macerata, Il corpo del phantasma: la
> dannazione della fata
>
> Sonia Maura Barillari, Università di Genova, Fata e 'strega'? Rapsodia su
> un motivo letterario fra Lanval e la serrana
>
> Carlo Donà, Università di Messina, La fata-bestia e la bestia fatata
>
> Massimo Bonafin, Università di Macerata, Fra Oriente e Occidente: astuzie
> di volpi e di fate
>
> Patrizia Caraffi, Università di Bologna, Morgana. Dalla letteratura al
> cinema
>
>
> Domenica 18 settembre, ore 9, sessione mattutina
>
>
> Rita Caprini, Università di Genova, Sposare una fata: Egeria, Melusina e
> Macha
>
> Rosanna Brusegan, Università di Verona, Arras 1276 - Rocca Pietore 2006:
> fate e ondine a confronto
>
> Cesare Poppi, Università di Lugano - Università di Trento, Il fato delle
> fate: a proposito di un racconto fassano
>
> Mira Mocan, Università di Roma Tre, Fate o streghe? Le iele nella
> letteratura romena
>
> Francesco Benozzo, Università di Bologna, Iconomastica ferica: i nomi
> della fata nei dialetti d'Europa
>
>
> ore 15, sessione pomeridiana
>
>
> Massimo Oldoni, Università di Roma «La Sapienza», Le fate di Arlecchino
>
> Paolo Aldo Rossi, Università di Genova, La Fata Turchina e le metamorfosi
> di Pinocchio
>
> Paola Goretti, Fondazione Ermitage Italia (Ferrara), Nell'aria mulinante:
> ninfe, acque, apparizioni
>
> Franco Castelli, ISRAL, Parche, fate, masche: dalla mitologia al folklore
>
> Paolo Portone, Centro insubrico di ricerche etnostoriche, All'origine di
> un mito moderno. Dal 'gioco della Signora' al sabba di Satana
>
> Ida Li Vigni, Università di Genova, L'iconografia della strega tra
> immaginario popolare e realtà sociale
>
>
> Linee guida del convegno
>
> La figura della fata innegabilmente affonda le sue radici nel medioevo, le
> cui letterature ce ne restituiscono l'immagine riflessa, talora nitida,
> talora evanescente come inevitabilmente accade quando la ricezione è
> subordinata alla presenza di un medium - quello artistico-letterario,
> appunto - a cui in questo caso è a sua volta sovrapposto un ulteriore
> filtro, quello culturale indotto dalla spessa coltre di secoli attraverso
> cui osserviamo queste entità fragili e potenti, dalle indubbie ascendenze
> surnaturali.
> Come sovente accade quando i filtri si sommano e si sovrappongono, anche i
> fenomeni di rifrazione si moltiplicano, offrendo al nostro sguardo
> silhouettes che si lasciano intuire sfaccettate e poliedriche, ma di cui
> non di rado ci è dato cogliere solo pochi lati, vaghi contorni, quelli
> funzionali al progetto narrativo in cui sono inserite, frequentemente già
> sottoposti al vaglio e/o alle reinterpretazioni dell'ideologia dominante.
> Duttile, versatile, eclettico, polimorfo: tale ci appare il personaggio
> della fata nella letteratura, e prima ancora nel pensiero, medievale.
> Tanto da rendere difficile stabilirne una fisionomia univocamente
> determinata. Morgana è sicuramente una fata, nel senso che oggi
> attribuiamo al termine. Così pure Melusina - e le sue numerose sodali -
> anche se alcuni aspetti della sua natura fatata possono turbare le rigide
> tassonomie della nostra contemporaneità. Ma Isotta? Per certo è una donna,
> in quanto soggetta alla morte, però possiede poteri taumaturgici, e la
> madre sa confezionare pozioni di provata efficacia. E Sibilla? Ella stessa
> conferma al Meschino di non essere fata, eppure è signora di un mondo
> fatato. E le streghe della val di Fassa? Seguaci della donna del bon zogo,
> in nulla credono di offendere il Credo cristiano e sono fermamente
> convinte di operare in favore della fertilità della terra e della
> prosperità della comunità...
> È questo che si propone il nostro convegno: investigare gli aspetti meno
> noti di questa figura profondamente ambivalente capace di giungere tale,
> fra alterne vicende, ben oltre i confini dell'era moderna, attraverso gli
> strumenti di una ricerca interdisciplinare che sappia mettere a frutto gli
> insegnamenti dell'antropologia, della filologia, dell'analisi storica e
> letteraria, dell'iconografia.
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