italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Dear All,
ho proposto un panel per la prossima Biennial Conference intitolato 'Letteratura e filosofia: riflessioni sull'essere umano nella letteratura italiana del Novecento' dove sarò felice di ospitare interventi che sviluppano l'interpretazione di uno o più testi letterari nei quali è condotta metaforicamente una riflessione critica sui diversi modi di concepire e percepire l'essere umano: dal soggetto forte cartesiano che colloca l'uomo al centro dell'universo in opposizione all'oggetto di cui è scrutatore neutrale, al soggetto di Nietzsche che apre la porta alle rappresentazioni novecentesche: l'uomo ridotto a marionetta, l'uomo sgretolato e ricomposto in unione di infiniti io, l'uomo trasformato nel sé inteso come rete relazionale. Saranno accolte proposte che analizzeranno un'opera o più opere, anche in comparazione tra loro, di autori che conducono attraverso la letteratura una riflessione critica sul problema dell'uomo, quali Pirandello, Serra, Savinio, Gadda, Michelstaedter, Levi, Pasolini e altri, con particolare in riferimento alle seguenti questioni:
* La rigidità e il movimento, nella opposizione tra un soggetto fissato nel ruolo sociale e il soggetto in evoluzione;
* L'identità attraverso lo sguardo altrui, ora come giudizio di convalidazione dell'appartenenza a una società regolata in ruoli, ora come elemento di libero confronto senza il quale non potrebbe esserci evoluzione;
* La verità: dalla Verità prestabilita che detta le norme e le regole del vivere secondo una dipendenza verticale di potere tra norma e obbedienza, alla verità parziale intesa come accordo raggiunto attraverso il dialogo e l'ascolto, potenzialmente aperto a un infinito confronto e al superamento di sé in un nuovo accordo;
* Il senso e l'assurdo: i differenti modi di interpretare l'esistenza dopo Nietzsche, come assurda e priva di senso, o come avente un senso in trasformazione che, di volta in volta, si rinnova in armonia con l'evoluzione della vita stessa;
* Il linguaggio: il rapporto, l'influenza e l'interferenza tra il linguaggio logico della scienza, che si fonda sulla prova dimostrabile, sulla descrizione tipica dell'episteme e che ha come scopo il raggiungimento di una verità forte, e il linguaggio metaforico della letteratura che si fonda, invece, sul verosimile;
* La costruzione retorica del discorso e il valore della metafora: l'opposizione fra una concezione del linguaggio metaforico come parola morta, ossia della letteratura come vuoto divertissement fine a se stesso, e una concezione della metafora come parola viva, ossia della letteratura come quella particolare praxis che attraverso il verosimile innesca la riflessione etica ed estetica sull'esistenza umana.
Questa è la mia e-mail dove potete spedirmi le proposte (un abstract di massimo 250 parole per un intervento di venti minuti): [log in to unmask]
Kind regards,
Patrizia Piredda
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