italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Ho scritto qualche sonetto nello stile di Gaspara Stampa, e mi piace tantissimo come autrice, per questo intervengo.
Bisogna capire il 'mood' di questa cortigiana che fa dell'esperienza e della virtù d'amore una sorta di vocazione (di cui si vanta). Il sonetto dice secondo me che le sofferenze d'amore con il tempo e con l'esperienza conferiscono alle donne (che hanno vissuto e che vivranno) la capacità di non sentire più il dolore e anzi di andarvi attraverso avendone capito i segni e gli effetti quasi con piacere; e implicitamente secondo me suggerisce che non ci sia donna che non apprenda questo e che non ne sia per sempre mutata. Da cui la sprezzatura finale: insomma si diventa così esperti nella gestione di questa virtù erotica che la sola cosa che io possa temere è che l'amore che mi prende sia solo ahimè un fuoco di paglia.
Ma la mia interpretazione è certamente dettata dal mio modo di vedere me stessa e le altre donne come simili, non disuguali.
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