italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
The point Mark makes is well worth noting. I have seen some obscenely racist reportages also on Raidue news, in La Nazione and Il Tirreno whenever the subject of Italian industry in crisis comes up.
Tony Pagliaro
-----Original Message-----
From: Scholarly discussions in any field of Italian studies [mailto:[log in to unmask]] On Behalf Of Chu, Mark
Sent: Friday, 21 April 2006 1:52 AM
To: [log in to unmask]
Subject: [I-S] Stereotipi razziali e pigrizia giornalistica - "The Pizza Parliam ent"
italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Ma perché ci sorprendiamo delle frasi tipo 'The Pizza Parliament' sui giornali stranieri? Questo tipo di pigrizia giornalistica è comunissimo, anche in Italia (ma non sto dicendo che, per questo, va bene!). Basta guardare un'annata qualsiasi de la Repubblica.
Notate il sottile umorismo in questo articolo:
LUNA ROSSA, LE MANI SUL 2000
la Repubblica - Lunedì, 3 gennaio 2000 - pagina 40
di CARLO MARINCOVICH
'A bordo della barca giapponese che sta perdendo alla grande contro Stars and Stripes, cade una cima in acqua. Può succedere, sicuramente è accaduto anche a D'Alema. Niente di male. Si "incaramella" lo spinnaker attorcigliandosi ben bene: può succedere anche questo, non è la prima volta, non è un peccato da confessare al prete. Ma ecco il bello: i giapponesi perdono la testa quando si accorgono che nel marasma di bordo la cima è andata ad avviluppare come una rete la lunga pinna col bulbo della barca, quattro metri sott'acqua. E nessuno riesce a tirala via. Panico a bordo. Perde la bussola anche il compassato skipper Peter Gilmour, che è australiano ma ormai gli occhi gli stanno diventando a mandorla. Gilmour qualche parola di giapponese l'ha imparata, quel che serve nei salamelecchi nipponici ogni volta che ci si incontra e ci si saluta. Ma nel momento tragico dimentica tutto e urla in inglese. I giapponesi lo guardano allibiti, allora arriva l'interprete che traduce gli improperi. "Fottuti bastardi, volete sbrigarvi?". Boh, chissà come il poveretto ha tradotto cose del genere in ideogrammi e inchini.'
Nei seguenti articoli, gli 'orientali' diventano, per metonimia, 'gli occhi a mandorla'. Ma, mi chiedo, non è una figura superflua, dato che 'si assomigliano tutti'? A questo proposito, vedete in fondo il dialogo dal romanzo giallo per ragazzi di Carlo Lucarelli, Febbre gialla:
IL BON TON? TROPPO NOIOSO SFILA LA DONNA ESIBIZIONISTA
la Repubblica - Lunedì, 21 febbraio 2000 - pagina 23
di LAURA ASNAGHI
'In platea, mentre sfila Carla Bruni, due occhi a mandorla, quelli di Alice Chiun, una potente signora della finanza di Hong Kong, fanno una radiografia attenta della collezione di Gai Mattiolo. Il motivo? Lei vuol comprare il marchio e già oggi iniziano le trattative.'
LE MILLE STORIE DALL'EST FRA SAMURAI E CONTADINI
la Repubblica - Martedì, 9 maggio 2000 - pagina 38
di MARIA PIA FUSCO
'IL CINEMA con gli occhi a mandorla. Ancora prima di cominciare Cannes 2000 ha precise connotazioni, grazie alle scelte di Gilles Jacob tendenti verso l'Oriente, medio o estremo che sia. è un fatto che nella selezione ufficiale ci sono tre film cinesi - uno fuori concorso - due giapponesi, uno coreano, che titoli dall'oriente figurino in tutte le sezioni e che siano ben presenti paesi come Israele e l'Iran.'
Storia di Sakurai San e della sua arte di squartare i tonni per i piatti più prelibati MR. SUSHI CHE GIRA IL MONDO CERCANDO PESCI DA TAGLIARE la Repubblica - Domenica, 21 maggio 2000 - pagina 30 di ATTILIO BOLZONI 'Le interiora finiscono in un vascone di plastica, il resto del tonno è già tra le mani esperte di sette "specialisti" con gli occhi a mandorla che lo affettano e lo ricoprono di ghiaccio.'
UN AUTOCRATE ILLUMINATO
la Repubblica - Lunedì, 3 luglio 2000 - pagina 23
Senza firma
'OCCHI a mandorla, avi mongoli, musulmano, Nursultan Nazarbaev guida il Kazakhstan fin dall'indipendenza, nel 1991.'
'"No, grazie," dico. "[...] Cerco un bambino cinese."
"In che senso cinese?"
Penso «alè, ci risiamo con gli indovinelli», e sto per risponderle bruscamente nonostante il sorriso orientale, ma lei precisa. "Perché per voi occidentali tutti sono cinesi, anche coreani, vietnamiti e giapponesi. Dici cinese di Cina? O cinese di dove?" "Cinese di Cina," rispondo deciso. Poi mi viene un dubbio. "Perché voi non siete cinesi di Cina?" "Siamo cinesi di Giappone," mi dice. "Ma in italiano la parola giusta è giapponesi."' (Carlo Lucarelli, Febbre gialla (Trieste: Edizioni EL, 1997),
37-38)
Certo, a volte, gli 'occhi a mandorla' sono carini e ci fanno tenerezza: vi ricordate il film in cui il personaggio di Gene Hackman usa la frase, 'Cute as a Chinese baby'?
LA BANDA DEI PEDOFILI ON LINE
la Repubblica - Domenica, 16 luglio 2000 - pagina 24
di ROBERTO BIANCHIN
'Hanno faccine larghe, russe, ucraine, zigomi alti e guance arrossate le piccole vittime. Faccine asiatiche, minute, occhi tagliati a mandorla. Faccine nordiche, bionde, di panna e di velluto chiaro. Faccine nere, di carbone, da americalatina. Faccine da miseria, che non sorridono mai.'
Nel caso seguente, la frase "il pericolo giallo" nel titolo vuole ironizzare sui tentativi della destra di sfruttare tensioni fra italiani doc e cinesi a Prato, ma l'autore adopera una frase analoga anche nel testo e senza ironia:
"Troppo produttivi". Così la destra li combatte
"I CINESI CI RUBANO IL LAVORO" PRATO SCOPRE IL PERICOLO GIALLO CON LORO 2000 MILIARDI DI FATTURATO IN PIÙ ALL'ANNO la Repubblica - Lunedì, 24 luglio 2000 - pagina 22 di PAOLO RUMIZ 'Basta un'occhiata alla mappa del voto e scopri che alle ultime regionali Alleanza Nazionale ha rosicchiato consensi proprio nelle strade contigue ai quartieri gialli.'
E qualche settimana dopo, c'è una certa ambiguità nell'uso di una frase
analoga:
L'INFERNO DEGLI OSTAGGI INVISIBILI "TRENTA MILIONI PER IL RISCATTO" la Repubblica - Sabato, 12 agosto 2000 - pagina 6 di PAOLO RUMIZ 'La piccola plancia d'ascolto autorizzata dalla Direzione distrettuale antimafia a Trieste frigge come un sismografo durante un terremoto, dice che non c'è nessuna marea gialla in arrivo semplicemente perché la marea è già qui.'
È vero che, sullo stesso giorno, la Repubblica dà spazio in prima pagina a un bellissimo commento di Bernardo Valli ('Memoria perduta') sull'apparizione del titolo 'Pericolo giallo' al Tg1 dell'11 agosto, di cui cito soltanto una piccola parte:
'Ho avuto un sussulto. Ho pensato a un abbaglio. Forse la rapidità delle immagini non mi aveva dato il tempo di leggere bene. Ma non mi ero sbagliato. Il "pericolo giallo" è costituito dai cinesi annidati ai confini e pronti a investire il nostro Paese. Possibile che nella folta redazione del più seguito notiziario nazionale non si sappia che quell'espressione appartiene al vocabolario razzista? Lo stesso trito glossario, in voga in epoche lontane (ma non tanto remote da poter essere dimenticate), etichettava le varie insidie che gravavano sulla razza ariana: se il pericolo ebraico si manifestava attraverso le idee dei rivoluzionari o il denaro dei grandi finanzieri, non era insomma rappresentato da travolgenti masse umane ma da individui perfidi, il pericolo giallo evocava al contrario orde barbariche provenienti dall'Asia (di cui l'Europa era un'indomita, piccola, civile appendice).'
Ma il giorno dopo, rieccoci:
I coreani vincono gli appalti per le monete italiane
EURO CON GLI OCCHI A MANDORLA
la Repubblica - Domenica, 13 agosto 2000 - pagina 30
di FABIO BOGO
'ROMA - L'Euro made in Italy avrà gli occhi a mandorla e un po' di sangue britannico. I cromosomi orientali arriveranno dalla Corea del Sud, importati dalla Poong San Corporation; quelli anglosassoni dall'inglese Royal Mint e dalla canadese Westaim Corporation.'
E così via (mi fermo qui, ricordando la mia sofferenza nel film di Egoyan, Calendar, e quindi risparmiandovi lo spoglio intero dell'annata).
Vogliamo parlare della parola 'extracomunitario'?
Mark Chu
Dr Mark Chu
Senior Lecturer and Head of Department
Department of Italian
University College Cork
Ireland
tel. +353 21 490 2486/2335
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