Dear All,
Although the project has concluded, the varied work of its members
continues.
Valerie Taylor, whose PhD focuses on the Gonzaga court, and especially
the 'The Art of Dining', has written a short play which draws on her
research. 'L'enigma del duca' will be performed at Palazzo Te on the 3
October 2004.
Valerie would be thrilled to see as many people as possible at the
performance, so if you are in the vicinity, please put this into your
diary as an event not to be missed.
If you have any questions, please contact Valerie at [log in to unmask]
The following Italian text provides the background to the production. I
apologise for the lack of accents - these do not seem to transfer!
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La F.I.D.A.M (Federazione italiana delle Associazioni Amici dei Musei) ha
organizzato per domenica 3 ottobre 2004 la prima GIORNATA NAZIONALE
DEGLI AMICI DEI MUSEI, iniziativa che intende proporre al visitatore
uno scambio di funzioni e di fruizioni tra il teatro e il museo. Saranno
pertanto proposti in molte citta italiane, la lettura di un edificio
teatrale in chiave storico- artistica e l’utilizzo di un museo come luogo
di spettacolo. L’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani,
in tale occasione proporre la Camera dei Giganti di Palazzo Te come spazio
teatrale (con la rappresentazione de “L’enigma del duca” di VALERIE
TAYLOR) ore: 20.30, 22.00.
L’enigma del Duca – Nota d’autore
Questa commedia e stata concepita nella primavera dal ’99 per un corso
alla City University di New York University: “Teatro e teatralità
nell’arte e l’architettura del Rinascimento”. Lo spettacolo propone una
drammatizzazione romanzesca di una festa d’apertura della Camera dei
Giganti a Palazzo Te, tenuta nell’autunno del 1534. L’occasione sarebbe
servita per celebrare la decorazione della stanza ideata da Giulio Romano.
Lo scopo della mia impresa e stato di ricreare fedelmente un evento magico
ispirato dagli stessi affreschi, e basato su due anni di ricerca
sull’opera di Giulio Romano. Il risultato di quest’indagine e strettamente
collegato alle ricchissime fonti principali, in particolare: Aretino,
Castiglione, Machiavelli, Vasari, Luigi Gonzaga da Borgoforte tramite le
sue lettere, e perfino all’onorevole ed eccellente Duca Federico II
Gonzaga stesso. Le dramatis personae si esprimono con erudita conoscenza
ricavata dal notevole corpo di letteratura critica dedicata alla camera.
Non ci sono piu di due o tre righe originali nell’intera commedia, in
quanto, esiste gia una ricchezza d’opinioni citabili su questi argomenti.
La non sottile ed evidente misura di licenza poetica presa in questa
drammatizzazione intende piu divertire che imbrogliare letterati e
puristi.
L’idea e stata di lasciare parlare ai fatti reali dietro una divertente
fantasia. Ormai, indubbiamente, i veri protagonisti di questa camera sono,
gli affreschi. Il fortissimo impatto visivo che provocano, oltre qualsiasi
messaggio politico, ha colpito ai contemporanei di Giulio ed influenzato
altri apparati decorativi tanto in Italia come all’estero.
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