italian-studies: Scholarly discussions in any field of Italian studies
Dear colleagues,
I am sending this on behalf of Anna Laura Puliafito.
Best wishes, George Ferzoco -- [log in to unmask]
-----Original Message-----
LA CATTEDRA DI LETTERATURA ITALIANA DELL'UNIVERSITÀ DI BASILEA
IN COLLABORAZIONE CON IL CONSOLATO GENERALE D'ITALIA IN BASILEA ORGANIZZA UN
CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI :
I margini del libro: indagine teorica e storica sui testi di dedica
Basilea, 21-23 novembre 2002
Genere minore e poco studiato nella tradizione italiana, la lettera dedicatoria
o la più breve dedica può rivelarsi molto preziosa per la comprensione di
un'opera, di un autore e di un periodo storico. Fenomeno diffuso e capillare, la
dedica riguarda testi e autori anche molto lontani tra loro, generi e forme
diversissime. A chi tenti un primo censimento, apparirà subito evidente quanto
normale e socialmente accettata, anzi necessaria, fosse questa pratica in Italia
ancora fino all'Ottocento. E anzi potrà verificare che, con modifiche e
metamorfosi, la dedica continua la sua gloriosa carriera fino al Novecento.
Eppure pochi lettori saprebbero dire a chi erano in origine dedicate alcune tra
le opere più note della nostra letteratura.
Esibite in apertura e soggette per loro stessa natura a un inevitabile e
progressivo logoramento, le dediche infatti sono spesso soppresse tra la prima
edizione e le successive. Ma per conoscere meglio consuetudini e comportamenti di
molti scrittori può essere istruttivo, talora davvero illuminante, indagare
proprio su questa parte effimera e poco nota della loro produzione. In effetti
queste pagine marginali, nella loro estrema contingenza e fragilità, riflettono
però in maniera quasi non mediata le condizioni storiche, sociali e politiche in
cui sono state scritte, e se indagate a fondo rivelano aspetti tutt'altro che
marginali di uno scrittore e della sua opera. Per comprendere meglio il fenomeno
occorre cercar di individuare le regole e le convenzioni proprie dell'epistola
edicatoria in Italia, e contrastivamente in alcune delle altre grandi
letterature europee.
A partire da alcuni casi esemplari - diversi per epoca, autore, destinatario,
tipologia, funzione - questo Convegno intende dunque tentare una prima indagine
storica e teorica di questo genere minore, sul quale non esistono finora studi
sistematici nella tradizione italiana. La partecipazione di eminenti specialisti
italiani e stranieri, esperti di diverse epoche e di diversi autori, consentirà
di tracciare un largo panorama dai primi secoli della letteratura italiana fino
agli scrittori contemporanei. Saranno inoltre invitati comparatisti e studiosi di
altre letterature, che forniranno importanti indicazioni comparative. Sono
inoltre previste alcune comunicazioni di assistenti e dottorandi, che
presenteranno i risultati dei lavori di ricerca svolti nell'ambito di un progetto
del Fondo Nazionale Svizzero.
Oltre che ai colleghi e agli studenti dell'Università di Basilea, il Convegno è
rivolto a colleghi e studenti di altre università svizzere e europee. Ma
l'argomento è tale da coinvolgere un pubblico più largo, anche di semplici
lettori, interessati a un approccio nuovo a opere letterarie che conoscono per
altra via. In tal senso il Convegno non è riservato agli addetti ai lavori, ma è
aperto a tutti coloro che si interessano alla lingua e alla cultura italiana.
Giovedì 21 novembre, Museum an der Augustinergasse:
9.00 Apertura del Convegno e saluto delle Autorità
Prof. Dr. ANDREAS GUSKI, Dekan der Phil.osophisch-Historische Fakultät
der Universität Basel
Consigliere ANTONIO MESCOLINI, Console Generale d'Italia in Basilea
9.30 Inizio dei lavori
Presiede MARIA ANTONIETTA TERZOLI
CESARE VASOLI (Università di Firenze)
La dedica della Nova de Universis Philosophia di Francesco Patrizi da
Cherso
ROBERTO BENEDETTI - FURIO BRUGNOLO (Università di Padova)
La dedica tra Medioevo e primo Rinascimento: testo e immagine
HELMUT METER (Universität Klagenfurt)
Le lettere dedicatorie delle novelle di Bandello: ragionamento
moralistico e disposizione ricettiva
Discussione
12.30 Pranzo
15.00 Presiede GIUSEPPE RICUPERATI
CARLOS ALVAR (Universität Basel)
Dedicatorias y tradición literaria de la Etad media al Barroco:
Cervantes
ANNA LAURA PULIAFITO (Universität Basel)
A proposito di alcune dediche di Giordano Bruno
MARZIANO GUGLIELMINETTI (Università di Torino)
Sulla reciproca scambievolezza che lega insieme i principi
e i poeti, ovvero le dedicatorie del Marino
OTTAVIO BESOMI (ETH Zürich)
'Dedica' e 'Introduzione' al galileiano Dialogo sopra i due massimi
sistemi del mondo
Discussione
Venerdì 22 novembre, Museum an der Augustinergasse:
9.00 Presiede FURIO BRUGNOLO
GIUSEPPE RICUPERATI (Università di Torino)
Fra storiografia e politica: la dedica del libro di storia dalla prima
età moderna alla fine del Settecento. Appunti per una ricerca
JOHN LINDON (London University)
Dediche monteverdiane
DANIELA GOLDIN (Università di Padova)
Le dediche nei libretti d'opera
MARIA ANTONIETTA TERZOLI (Universität Basel)
Dediche alfieriane
Discussione
12.30 Pranzo
14.30 Presiede MARZIANO GUGLIELMINETTI
PAOLO RAMBELLI (London University)
Autori e lettori nel secondo Settecento: il caso di Antonio Piazza
SARA GARAU (Universität Basel)
Dedicatorie dell'Italia napoleonica (1796 - 1814)
GABRIELE BALDUCCI (Universität Basel)
Epigrafi e dediche in scrittori moderati del Risorgimento
Discussione
Sabato 23 novembre, Alte Universität am Rheinsprung
9.00 Presiede CESARE VASOLI
MARIO LAVAGETTO (Università di Bologna)
A Willie Heath
MICHELE MARI (Università di Milano)
Nei libri di L. F. Céline
RODOLFO ZUCCO (Universität Basel)
Dediche di Vittorio Sereni
GIOVANNI CAPPELLO (Université de Neuchâtel)
Pirandello e dintorni: tra tipologia e storia della dedica
Discussione e chiusura del Convegno
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria Letteratura Italiana,
Romanisches Seminar, Stapfelberg 7/9, CH-4051 Basel, Tel.: ++41-61-267 12 82
Fax: ++41-61-267 12 86, e-mail: [log in to unmask]
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